Contraccettivi per piccioni: così Bruxelles vuole ridurre la proliferazione degli uccelli (e dei parassiti) in città

Bruxelles sta controllando il tasso di nascita dei piccioni in città grazie a un nuovo metodo: l'uso di contraccettivi per gli uccelli. La capitale del Belgio prova così a ridurre il numero di esemplari e i risultati ci sono

A Bruxelles i piccioni sono i benvenuti, ma la riproduzione incontrollata della specie può provocare non pochi problemi. Per questo motivo, già da alcuni anni, in città si sta sperimentando un nuovo metodo per far fronte alla situazione: la contraccezione. Lo rende noto il sito dell’amministrazione comunale, dedicando una pagina intera all’argomento. Il nuovo approccio consiste nel distribuire chicchi di mais trattati con un farmaco.

Nella capitale belga uccidere o catturare piccioni è vietato, quindi si è deciso di cercare soluzioni più etiche e sostenibili. Il metodo adottato consiste nell’installare dispenser che rilasciano mais con contraccettivi per uccelli, temporanei e reversibili, in modo che i piccioni non si riproducano durante il consumo. Le dosi del medicinale da somministrare assieme al mais sono state valutate con attenzione dai veterinari e studiate sulla base della popolazione di piccioni registrata a Bruxelles.

Attualmente sono 5 i punti della capitale del Belgio in cui i piccioni trovano questi “chicchi contraccettivi”: Sq. Clémentine, Place Anneessens, Parvis-Notre-Dame di Laeken, Cité Modèle e Place Willems. Altri distributori di sementi verranno installati successivamente.

Quali sono i rischi per gli altri animali?

Le autorità di Bruxelles rassicurano, affermando che non vi sarebbero rischi per gli altri animali del territorio. La razione di mais è calcolata tenendo conto delle dimensioni delle colonie di piccione così che non avanzino chicchi.

Qualora dovessero essere dispersi chicchi contraccettivi, gli altri uccelli dovrebbero mangiarli tutti i giorni per avere effetti collaterali. Non sarebbe comunque il caso perché cince, passeri e altre specie non si cibano di mais.

Il basso dosaggio del farmaco non risulterebbe pericoloso nemmeno per cani e gatti, che dovrebbero consumare un’intera razione, ogni giorno, prima di manifestarne i sintomi.

I risultati sembrerebbero più che positivi. Il progetto è partito nell’autunno del 2019, quando la popolazione di piccioni era di circa 250 esemplari. Nell’estate dell’anno successivo, la popolazione era diminuita del 50%.

Lo stesso accade già Barcellona, dove dal 2017 la popolazione di piccioni è stata ridotta del 60%. Qui, nel 2022, si contavano già 44 distributori.

Non tutti vedono di buon occhio questi metodi, criticando questo intervento esterno e sostenendo che bisognerebbe educare la cittadinanza alle buone pratiche. A Bruxelles, come in altri centri europei, i piccioni proliferano perché alimentati dalle persone e per l’assenza di predatori naturali.

La città ricorda ai suoi abitanti che dare da mangiare ai piccioni è vietato oltre che essere dannoso. (Leggi anche: Piccioni: 5 validi motivi per non dar loro da mangiare al parco o in città)

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Fonte: Brussels.be

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook