Questa tartaruga marina impigliata a un tavolino di plastica galleggiante è lo specchio della nostra società

Una segnalazione terribile arriva dalle acque della Puglia, dove è stata avvistata una tartaruga marina impigliata a un tavolino di plastica. L'animale è stato recuperato e ora si trova sotto osservazione, ma la vicenda ci ricorda ancora una volta quanto stiamo distruggendo il Pianeta

Le spiagge e i mari che bagnano le nostre coste sono contaminati da un ammasso di rifiuti di ogni genere. Microplastiche, sacchetti, mozziconi di sigarette, reti da pesca abbandonate che rendono la vita degli animali marini ancora più complicata.

Si trova di tutto, ma un avvistamento registrato in località Torre dell’Orso, in provincia di Lecce, va ben oltre ogni immaginazione. Nell’acqua galleggia un tavolino di plastica e ancorata a esso vi è una tartaruga marina.

Le riprese condivise mostrano l’animale mentre si divincola, provando invano a liberarsi. Non ci riesce perché è impigliato al tavolino e a una bottiglia, anch’essa di plastica.

Il soccorso, effettuato dal Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera con la cooperazione dell’associazione Plastic Free, è stato tempestivo. Un operatore ha recuperato tartaruga e tavolino, fissando la gamba del tavolo a una canoa.

Giunti a riva, con l’aiuto di un coltello sono state tagliate le corde che avevano avvolto una delle pinna dell’animale.

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La tartaruga è stata portata successivamente presso il centro del museo di storia naturale del Salento di Calimera, dove sarà curata. Gli specialisti la monitoreranno fino al momento della liberazione in mare.

Un mare fatto di plastica

Fortunatamente, l’intervento è andato a buon fine. Arrivare in ritardo avrebbe significato probabilmente la perdita dell’uso della pinna della tartaruga.

La vista di questo esemplare in difficoltà fa davvero male. Plastic Free afferma di non aver mai visto una situazione così assurda. L’immagine è lo specchio della nostra società e dell’impatto che le nostre azioni e attività hanno sulla natura.

È così nello Stivale e nel Mediterraneo, soffocato dalla plastica con 570mila tonnellate di rifiuti di plastica che ogni anno finiscono in mare. Questi sono gli effetti. Gli esperti parlano di “antropocene” riferendosi all’era attuale, una nuova epoca geologica dominata e schiacciata dalla presenza umana. Siamo noi il pericolo più grande.

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Fonti: crtm_calimera – Plastic Free/Instagram

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