Una squadra per proteggere e monitorare gli orsi: così la Spagna favorisce la convivenza con la specie

In Spagna una pattuglia speciale sta dotando gli orsi del territorio di radiocollari a protezione della specie e degli abitanti. Conoscendo i movimenti degli animali, i ranger possono intervenire e dissuaderli senza ricorrere a soluzioni estreme

L’Italia non è l’unico Paese in Europa in cui il numero di orsi bruni distribuiti sul territorio è in crescita. Anche in Spagna la popolazione di orsi, un tempo a rischio estinzione, ha avuto una forte ripresa negli ultimi anni.

A causa della difficoltà a reperire cibo, gli orsi si avvicinano ai centri abitati, agli orti, alle stalle cercando qualcosa da mettere sotto i denti. I residenti hanno paura, sono spaventati da questa presenza così ravvicinata.

Le autorità spagnole lo sanno ed è per questo che hanno deciso di istituire una pattuglia speciale nella comunità autonoma di Castilla y León, dove è in atto il radiocollaraggio della specie.  

L’obiettivo è monitorare gli spostamenti di questi grandi animali selvatici tramite il segnale emesso dal collare e promuove una pacifica convivenza uomo-orso fatta di consapevolezza e rispetto.

Il processo di cattura e radiomarcatura degli orsi è stato seguito e documentato dall’agenzia Reuters. Per mezzo di gabbie trappola apposite, gli orsi vengono catturati, anestetizzati e viene prelevato un campione per le analisi genetiche.

Dopodiché si applica il collare e si raggiungono aree naturali lontane dai paesi e dai loro abitanti. Qui gli orsi vengono rilasciati. Già 12 di loro sono stati schedati e non transitano più vicino a frutteti o fattorie.

https://www.facebook.com/Reuters/videos/968096638269429

Funziona così: esiste una linea attiva h24 per le segnalazioni dei cittadini. Al primo allarme, i ranger si dirigono tempestivamente sul posto e dissuadono l’animale sparando pallini di gomma.

Solo i ranger sono autorizzati a farlo perché l’intento è allontanare l’orso in sicurezza, evitando che che possa riportare danni e allo stesso tempo tornare a farsi vedere da quelle parti. Grazie al collare, gli operatori potranno seguire i movimenti degli orsi anche in futuro.

I risultati sono promettenti perché permettono di proteggere una specie come l’orso, la cittadinanza e ridurre al minimo i conflitti.

Lo scopo è trovare soluzioni alle sfide di conservazione che affrontiamo con gli orsi, principalmente negli ambienti urbani”, ha affermato David Cubero, coordinatore del programma.

Anche le persone sembrano aver capito che questo è l’approccio giusto, un primo passo per coesistere con l’animale.

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