Un'indagine condotta da scienziati, in collaborazione con le autorità doganali, ha rivelato un preoccupante scenario di contrabbando di carne di animali selvatici nell'Ue. Si parla di tonnellate di carne che entrano ogni mese in maniera illegale attraverso l'aeroporto di Bruxelles
In un’operazione congiunta tra funzionari doganali e scienziati, condotta presso l’aeroporto di Bruxelles, sono state scoperte tonnellate di carne di animali selvatici che entrano in Europa di contrabbando ogni mese. Questo commercio illecito, che coinvolge anche specie a rischio di estinzione come elefanti, pangolini e coccodrilli, sta alimentando la crescente richiesta di carne selvatica in Europa.
Gli agenti doganali, abituati a trovare oggetti insoliti nei bagagli, in questo caso si sono trovati di fronte ad un bottino davvero macabro: scatole di mosche, bruchi morti e persino scimmie affumicate e squali interi ma sono emersi anche frammenti di ratti, antilopi, pesci, serpenti, pangolini, elefanti e coccodrilli, spesso in uno stato avanzato di decomposizione e infestati da mosche e larve.
La maggior parte della carne era essiccata, affumicata, carbonizzata o tritata, così da renderla difficile da identificare e poterla far entrare con più facilità. I contrabbandieri ovviamente si sono inventati una serie di escamotage per eludere i controlli ma non sempre tutto fila liscio.
Le autorità affermano che molte persone tentano di contrabbandare fino a 80 kg di carne selvatica ogni settimana, sfruttando la scarsa vigilanza sui bagagli. In molti casi, come già detto, la carne viene camuffata in qualche modo o nascosta sotto pesce essiccato, verdure ed erbe aromatiche.
Secondo le stime, attraverso l’aeroporto di Bruxelles vengono portate in Europa di contrabbando circa 3,9 tonnellate di carne selvatica al mese. Questo commercio illecito rappresenta una minaccia significativa per la biodiversità e contribuisce all’estinzione di alcune specie.
L’Operazione Thunder, un recente sforzo europeo per contrastare questo fenomeno, ha già portato a più di 2.000 sequestri di animali in via di estinzione. Tuttavia, il commercio illegale di animali selvatici continua a crescere e sta diventando uno dei settori più redditizi per la criminalità organizzata, come ha avvertito anche l’Interpol.
Il problema non riguarda solo la biodiversità, ma rappresenta anche un rischio per la salute umana. Il movimento di carcasse e prodotti animali può diffondere infatti malattie infettive.
L’aspetto più preoccupante è senza dubbio il fatto che questo fenomeno non tende a decrescere, anzi è in aumento. I rapporti provenienti da paesi come Angola e Nigeria indicano un incremento della domanda nelle grandi città che spinge sempre più persone a dipendere dal commercio di carne selvatica per il proprio reddito.
Un circolo che si autoalimenta insomma. A scapito come sempre degli animali ma anche con gravi rischi per la salute pubblica.
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Fonte: Guardian / One Health
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