Un avatar al posto del terapeuta, ecco l’app per la meditazione e la crescita personale basata sull’IA

È stata rilasciata Tomo, un’app dedicata al benessere e alla meditazione attraverso l’IA: sono però tanti i dubbi di chi l’ha sperimentata sulla sua reale efficacia

Replika, un’azienda che si occupa di intelligenza artificiale, ha collaborato con il team che ha creato il simulatore di appuntamenti Blush per rilasciare Tomo, un’applicazione per il benessere e la meditazione con un avatar generato dall’IA che guida gli utenti.

Si tratta di un concetto che sembrava destinato a decollare non appena l’intelligenza artificiale generativa ha preso piede. Tuttavia ora c’è da chiedersi: ci si potrà mai fidare di un’intelligenza artificiale come di un vero terapeuta?

Tomo per il momento è disponibile solo su iPhone, mentre una versione per Android sarà rilasciata nel corso dell’anno. Replika prevede anche di lanciare un’applicazione per il Vision Pro di Apple, aprendo la strada a una meditazione guidata da Tomo ancora più coinvolgente.

Ma cosa offre? Una svariata serie di attività: meditazione guidata, yoga, lezioni di affermazione e, soprattutto, terapia orale, ma anche programmi per aiutare le persone ad esplorare la crescita personale, il benessere mentale e la realizzazione.

Nonostante l’IA generativa, sembra di parlare con un chatbot

Gli utenti possono provare Tomo gratuitamente per tre giorni, dopodiché devono scegliere se pagare 7,99 dollari a settimana o 49,99 dollari all’anno. Eugenia Kuyda, fondatrice e CEO di Replika, ha spiegato:

Abbiamo lavorato con allenatori e psicologi per elaborare i programmi per Tomo. Ci siamo concentrati sui problemi più comuni, ma abbiamo anche pensato a ciò che avrebbe funzionato meglio con l’intelligenza artificiale conversazionale. Per Replika abbiamo fatto molta esperienza nella creazione di programmi di coaching con psicologi clinici della UC Berkeley; per Tomo, abbiamo ampliato il discorso agli insegnanti di mindfulness per combinare pratiche orientali e occidentali.

Come funziona Tomo? Si viene accolti da una giovane donna in piedi davanti ad una casa giapponese su un’isola con una specie di musica da spa che chiede agli utenti se si è pronti per iniziare e fa domande per capire su cosa si spera di lavorare.

L’approccio è simile a quello di una terapia testuale e ovviamente non può essere il medesimo che andare in terapia di persona e parlare con uno specialista. In ogni caso, in base a cosa si risponde, Tomo inizia a costruire un profilo.

Dopo la conversazione iniziale, gli utenti possono esplorare altre attività o “aree” dell’isola. I programmi che Tomo offre vanno dalla padronanza dell’arte dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, alla motivazione e al miglioramento del sonno, sotto forma di moduli che gli utenti possono completare in un arco di tempo che va da due settimane a un mese.

Alla fine, secondo gli sviluppatori, le persone potranno sbloccare oggetti 3D in giro per l’isola “che faciliteranno un’esplorazione più profonda del loro santuario interiore”. Tomo, l’avatar guida, dovrebbe essere alimentato dall’intelligenza artificiale generativa per avere conversazioni migliori con gli utenti.

Tuttavia, in base alle recensioni di chi l’ha provato, parlarci non è molto diverso dal parlare con un normale chatbot. Insomma, l’uso dell’intelligenza artificiale per la terapia della salute mentale rimane controverso, soprattutto perché l’impatto che si ha non può essere paragonabile a quello di un terapista e le risposte rimangono ancora fin troppo standardizzate per un tema così delicato da cui dipende il benessere psicofisico di milioni di persone.

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