Sterminio dei maiali nel rifugio Cuori Liberi, nessun verbale dell’ATS sull’esecuzione della mattanza, “è illegittimo”

Nessun documento è stato redatto dall'ATS di Pavia per l'uccisione dei maiali del rifugio Cuori Liberi. Lo denunciano le associazioni animaliste, che chiedono al Tar un risarcimento e l'illegittimità dell'intervento per cui Crosta, Freedom, Pumba, Crusca, Dorothy, Bartolomeo, Ursula, Carolina, Mercoledì e Spino sono morti

20 settembre 2023: un giorno nero per la tutela degli animali, un giorno che ci ricorda la brutale fine dei maiali del rifugio Cuori Liberi di Sairano. In quella data è avvenuta una mattanza in un luogo sicuro, un punto di riferimento per animali che vivevano liberi e protetti fino a quell’alba.

I fatti di Sairano non possono essere dimenticati, allora come oggi a fronte delle sconcertanti informazioni trapelate. L’ATS di Pavia non avrebbe redatto alcun verbale circa le operazioni di uccisioni dei maiali accolti nel santuario.

È quanto appurato dalle associazioni Progetto Cuori Liberi, LAV, LNDC Animal Protection e Vita da Cani, che con la Rete dei Santuari di animali liberi chiedono al Tar di riconoscere l’intervento dell’ATS come illegittimo e di condannarne la condotta.

Nel corso del procedimento davanti al tribunale amministrativo, abbiamo richiesto alla ATS tutta la documentazione relativa a questo caso ma non ci è stato fornito il verbale relativo alle attività svolte il giorno di esecuzione della condanna a morte. A seguito del nostro ricorso per ottenere anche quel documento, la ATS ha dichiarato che tale documento non esiste perché, secondo la stessa ATS, non sarebbe stato necessario redigerlo. Siamo convinti che si tratti di un comportamento totalmente illegittimo, dato che tutte le operazioni esecutive svolte da pubblici funzionari devono essere descritte e verbalizzate” hanno dichiarato i legali delle associazioni.

Il caso di Cuori Liberi ha scosso attivisti, volontari, ma anche comuni cittadini accorsi al rifugio per mostrare solidarietà alla causa. Persone dall’Italia, dalla Svizzera, dagli Stati Uniti come l’attore e attivista Joaquin Phoenix hanno visto in queste azioni violente un sopruso e hanno dedicato un pensiero a quei poveri animali.

In 10mila si sono radunati per le strade di Milano manifestando e prendendo le parti dei maiali condannati a morte dai servizi di Pavia. Sia nell’evento di Milano che in quelli successivi, le associazioni animaliste avevano fatto sapere che non avrebbero deposto le armi.

Si attende ora l’udienza di merito, dove si discuterà della legittimità o meno delle operazioni che hanno tolto la vita a Crosta, Freedom, Pumba, Crusca, Dorothy, Bartolomeo, Ursula, Carolina, Mercoledì e Spino quello scorso 20 settembre.

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La nostra battaglia per avere giustizia non è ancora finita. Non riporterà loro in vita, ma speriamo di creare un importante precedente di tutela degli animali a 360 gradi” hanno commentato Progetto Cuori Liberi, LAV, LNDC Animal Protection e Vita da Cani.

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Fonte: Rete dei santuari di animali liberi

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