Cosa succede quando le scuole vietano i cellulari? Da San Marino agli USA, ecco l’incredibile trasformazione

A San Marino il parlamento del Titano ha approvato contro gli smartphone agli under 11 una “istanza d'arengo”, ossia un suggerimento di legge che arriva dai cittadini. Stessa idea al collegio di Buxton, nel Massachusetts

Un’emergenza educativa e sociale ormai insostenibile” tale per cui è necessario intervenire in qualche modo. Così il Congresso di Stato, il Governo di San Marino, presenterà a breve una proposta di legge per vietare l’uso del telefonino ai ragazzi delle scuole elementari e medie.

Il Consiglio grande e generale, ossia il parlamento del Titano, ha infatti approvato contro gli smartphone agli under 11 una istanza d’arengo, ossia un suggerimento di legge che arriva dai cittadini. La proposta era stata avanzata ai Capitani Reggenti, i capi di Stato sammarinesi, subito dopo l’insediamento da un gruppo di docenti di scuole medie.

Da qui la richiesta di una incisiva regolamentazione che vieti ai minori di 11 anni l’uso di tablet e cellulari, in primis nelle scuole ma anche, ma questo è da vedere, nei locali pubblici. Al momento non sono chiari quali siano i limiti e i luoghi dove il divieto verrà applicato. Anche in Italia, in realtà, già esistono divieti simili qui e lì nelle scuole, sulla scia di una direttiva del 2007 dell’allora ministro dell’Istruzione Fioroni che già affrontò l’argomento.

Ne abbiamo parlato qui: Stop ai cellulari in classe durante le ore di lezione, ma in realtà il divieto già esiste in parecchie scuole

Intanto nel Massachusetts…

Qui, il collegio di Buxton è già al secondo anno di divieto di cellulari nel campus. Da queste parti tutti, compreso il personale, hanno piuttosto un Light Phone, cioè un telefono “stupido” con funzionalità limitate, che – con schermo in bianco e nero – può solo effettuare chiamate, inviare messaggi (lentamente) e non può caricare applicazioni.

Per molti insegnanti, l’uso del telefono da parte dei loro studenti è esasperante. “È in ogni classe ad ogni età”, racconta Mark McLaughlin, un insegnante di matematica alla scuola superiore Neah-Kah-Nie in Oregon.

La parte peggiore del mio lavoro è essere la polizia del cellulare.

Quasi tutti d’accordo sul fatto che la vita a scuola sia migliore senza questi dispositivi:

  • meno interruzioni durante le lezioni
  • interazioni più significative in aula tra gli studenti e con i docenti
  • meno tempo trascorso sugli schermi

Dove è vietato lo smartphone in classe, l’appello UNESCO

La Francia già dal 2018 vieta l’uso degli smartphone in classe, i Paesi Bassi lo vieteranno a breve, mentre la Cina ha limitato l’uso di strumenti digitali a scuola per un massimo del 30% di tempo di insegnamento e imposto pause regolari dallo schermo ai più giovani.

Nell’ultimo rapporto Global education monitor report 2023, l’Organizzazione per l’istruzione, la scienza e la cultura delle Nazioni Unite (Unesco) ha lanciato un appello ai Governi di tutto il mondo perché si vietassero gli smartphone in classe, proprio sulla scorta degli esempi già esistenti.

Analizzando 200 sistemi educativi di tutto il mondo, l’UNESCO ha dimostrato come l’uso eccessivo degli smartphone sia causa di:

  • una riduzione del rendimento scolastico
  • di squilibri emotivi nei minori
  • di un generale impatto negativo sull’apprendimento

Una tendenza che nel rapporto viene indicato come “motivo di preoccupazione”per la salute educativa delle nuove generazioni, perché va a privilegiare il profitto a discapito dell’efficacia e della completezza educative, sostiene una crescente individualizzazione delle persone e trascura la dimensione sociale e il senso dell’istruzione.

Sareste d’accordo se la scuola di vostro figlio prendesse una simile posizione?

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