Il sistema IT-Alert non ha ancora finito la sua sperimentazione, che da poco si concentra su scenari particolari: tra pochi giorni sarà simulato il collasso per la diga di Monguelfo (Valdaora, Alto Adige). Tutti i residenti nei comuni limitrofi riceveranno un alert di test il prossimo 25 gennaio tra le 12 e le 13
Il prossimo 25 gennaio tutti i residenti nei comuni di Valdaora, Rasun-Anterselva, Perca, Brunico, San Lorenzo, Chienes, Vandoies e Rodengo (Alto Adige) riceveranno un alert del sistema UT-Alert, che simulerà il collasso della diga di Monguelfo.
Continua dunque la fase di test di IT-Alert che da alcune settimane sta simulando scenari specifici, come programmato il 19 e il 20 di dicembre scorsi in alcuni comuni in Puglia, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna con simulazioni di incidenti rilevanti in stabilimenti industriali e collasso grandi dighe.
La diga di Monguelfo della Edison S.p.A. è parte dell’impianto Brunico e si trova in comune di Valdora di Sopra, sbarrando il Fiume Rienza con lo scopo di alimentare la stessa centrale insieme alle acque prese dai corsi d’acqua Anterselva, Bruns, Fucia e Vila. Il suo collasso, ovviamente, sarebbe un disastro ambientale e umano di proporzioni inimmaginabili.
Durante lo svolgimento di questa esercitazione, attraverso il nuovo sistema di allarme informatico, potranno ricevere messaggi dai telefoni cellulari anche gli utenti che non rientrano fra gli otto Comuni direttamente interessati dalla simulazione – precisa però la Provincia Autonoma di Bolzano – Anche i telefoni cellulari delle persone che si trovano in prossimità delle aree interessate dal test potranno essere raggiunti da un messaggio di prova di IT-alert, nella fascia oraria compresa tra le 12.00 e le 13.00 (si tratta della cosiddetta possibilità di overshooting sui territori confinanti)
Pertanto, oltre alle zone del orientali, potrebbero essere interessati anche i Comuni di Campo Tures, Val di Vizze, Selva dei Molini, Rio di Pusteria, Gais, Casies, Terento, Falzes, Monguelfo-Tesido, Naz-Sciaves, Luson, Marebbe e Braies.
Non sono previste altre attività, a parte l’invio di messaggi in relazione ai grandi bacini idrici, ad esempio tramite l’app Gem2Go. Come accaduto nei precedenti test, ai cittadini verrà chiesto di rispondere a un questionario per contribuire a migliorare il sistema.
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Fonte: Provincia Autonoma di Bolzano
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