Disturbi alimentari, il Governo fa dietrofront: si tornerà a finanziare il Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione

Il Fondo per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione era sparito dalla Legge di bilancio. Ora sarà rifinanziato con 10 milioni di euro per tutto il 2024

La soluzione al mancato rinnovo in legge di Bilancio del Fondo da 25 milioni per i disturbi alimentari sta in un “Fondo straordinario” da 10 milioni, destinati ad anoressia, bulimia e a tutte le malattie legate al cibo.

A regime, inoltre, dal 1 aprile salgono a 32 le prestazioni gratuite per i pazienti. A deciderlo è un emendamento al decreto Milleproroghe, dopo le polemiche dei giorni scorsi.

Ne abbiamo parlato qui: Il Governo taglia i fondi destinati ai disturbi alimentari (ma chi ne soffre aumenta sempre più)

Il Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione era una misura temporanea e non strutturata che il Governo Meloni aveva deciso di non rinnovare. Ma ora, chi soffre di disturbi alimentari, può tirare un piccolo sospiro di sollievo (anche se
la copertura dei servizi rimane non omogenea).

Cosa prevede il Fondo

Nel 2021 si sono stanziati 25 milioni con la legge di Bilancio per il 2022 per finanziare il “Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione”, un fondo che prevedeva l’erogazione di 15 milioni di euro per il 2022 e 10 milioni di euro per il 2023 destinati a piani di intervento regionali e provinciali per migliorare l’assistenza alle persone con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Tutto per garantire:

  • livelli minimi di cura di base
  • l’individuazione degli esordi di un disturbo alimentare
  • formazione di professionisti
  • coinvolgimento delle famiglie dei pazienti nel percorso diagnostico-terapeutico
  • l’applicazione in tutte le regioni del Percorso Lilla, un percorso dedicato presso il Pronto Soccorso in grado di accogliere pazienti in condizioni metaboliche urgenti

Si trattava di una misura temporanea e non strutturata che il Governo Meloni ha deciso di non rinnovare. Ma ieri, 17 gennaio al question time alla Camera, il Ministro della Salute Schillaci, interrogato in merito ai mancati finanziamenti, ha annunciato una conversione al cosiddetto decreto Milleproroghe per mettere a disposizione un fondo pari a 10 milioni di euro per il 2024.

Le 32 nuove prestazioni gratuite nei Lea

16 nuove prestazioni di assistenza ambulatoriale in esenzione “necessarie e appropriate per il monitoraggio e la prevenzione delle complicanze ed aggravamenti di bulimia e anoressia” si sommeranno alle precedenti per un totale di 32 prestazioni da concedere in esenzione a chi soffre di disturbi alimentari.

Sarà garantita finalmente la piena copertura finanziaria in modo strutturale per l’erogazione delle prestazioni a beneficio di tutti i pazienti con tali disturbi, rendendo di fatto non più necessario un Fondo straordinario a carattere temporaneo che finora è stato sperimentato.

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