I due decessi registrati nelle ultime ore in Veneto hanno generato parecchia confusione, ma in realtà quella diffusa è il tipo più comune di influenza stagionale. I virus dell’influenza suina e quelli dell’influenza umana sono patogeni diversi
Dopo i due decessi in Veneto è bastato che si riportasse che quelle morti fossero collegate alla malattia provocata da virus H1N1 dell’influenza suina perché provocasse ansia.
Ma nella realtà, quei due casi sono correlati ad infezioni da H1N1 pdm09, il ceppo dell’influenza umana che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali da più di 14 anni e che quest’anno ha già colpito quasi 7 milioni di italiani.
Non c’entra nulla, quindi, l’influenza suina.
L’influenza di questa stagione è caratterizzata dalla circolazione del virus H1N1 pdm09 (Pandemic disease Mexico 2009, chiamato così in base all’anno e al luogo dove inizialmente rilevato): si tratta del virus influenzale che circola in modo diffuso in tutte le stagioni influenzali dal 2009. Chiamarlo virus da ‘influenza suina’ è un retaggio mediatico che fa pensare a un virus non stagionale, dicono dalla Regione Veneto.
Per esigenze di chiarezza è bene quindi rendere noto che non esiste, al momento, alcun nuovo caso di ‘influenza suina’, bensì contagi da virus H1N1, alla base della ‘normale’ ondata influenzale che sta coinvolgendo ampie porzioni di popolazione.
Cos’è il virus dell’influenza H1N1
L’influenza è la malattia respiratoria causata da virus influenzali: si tratta di virus a RNA della famiglia Orthomixoviridae e sono classificati per tipo (A, B, C e D) e in sottotipi (H1N1, H1N2, H3N2…), in base a due proteine sulla superficie dell’involucro virale (H = emoagglutinina e N = neuraminidasi). Ogni sottotipo comprende una varietà di ceppi che causano malattie diverse.
Con H1N1 si intende un sottotipo di virus dell’influenza tipo A che ha una proteina emoagglutinina (H) di tipo 1 e una proteina neuraminidasi (N) di tipo 1. Il sottotipo H1N1, a sua volta, comprende più ceppi, a partore pdm09, quello dominante in questa stagione.
In altri casi, la denominazione dei ceppi virali si basa sul tipo di ospite tipico (ad esempio influenza umana, influenza suina, influenza aviaria, influenza canina…), oppure anche in base alla loro mortalità (ad esempio, la sigla LP indica una bassa patogenicità).
I sintomi dell’infezione da virus influenzale di tipo A/(H1N1) pdm09
Simili a quelli della classica influenza stagionale, i più comuni sono:
- febbre
- tosse
- naso che cola
- mal di gola
- dolori muscolari
- ,al di testa
- brividi
- affaticamento
In alcuni casi, ci potrebbero essere delle complicazioni gravi come polmoniti. L’influenza stagionale si trasmette da persona a persona per via respiratoria, tramite le goccioline (droplet), oppure tramite goccioline o altre secrezioni nasali o della gola che si depositano sulle mani o su altre superfici che vengono a contatto con la bocca o il naso di altre persone. Il periodo di incubazione va da 1 a 7 giorni e il virus può essere trasmesso tra 5 e 7 giorni dalla comparsa dei sintomi.
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