Orrore in periferia di Roma, dove si è verificato l'ennesimo caso di violenza a danno degli animali. Un cane è stato scuoiato, la sua carcassa è stata ritrovata vicino ai bidoni dei rifiuti. Un gesto così terrificante non può restare impunito
Fa venire la pelle d’oca quanto rinvenuto nella periferia della nostra capitale. In una strada di Roma, accanto ai cassonetti dell’immondizia, si riconosce a stento un corpo senza vita e senza più pelo. È la carcassa di un cane, un pastore maremmano fatto a pezzi, scuoiato e gettato via come se fosse un rifiuto.
A segnalare il gravissimo episodio sarebbe stata una residente di Castelverde, uscita di casa per smaltire le utenze domestiche. Così avrebbe fatto la terrificante scoperta, registrando un video. Il ritrovamento lascia sgomenti.
Sebbene non si sappia con esattezza cosa sia successo all’animale, non vi sono parole per descrivere una tale brutalità. Non ci si capacita di come si possa anche solo pensare una simile azione e ancor di più dopo la vicenda di Leone, un gatto che ha conosciuto la stessa identica malvagità. (Leggi anche: Giustizia per Leone, il gatto scuoiato vivo: centinaia in piazza contro questa violenza inaudita)
Diverse associazioni animaliste del nostro Paese, tra cui LAV e LNDC Animal Protection, hanno condannato duramente questo gesto e si preparano a sporgere denuncia affinché sia fatta chiarezza sull’accaduto.
Sapevamo già, purtroppo, che il caso del gatto Leone non sarebbe stato l’ultimo a scioccare l’Italia intera. Maltrattamenti di animali si verificano a velocità impressionanti in tutto lo Stivale, con la consapevolezza del potere dei social media e delle condanne inadeguate previste dalle leggi.
Cittadini e organizzazioni di tutela animale chiedono da sempre al Governo pene più severe per chi abbandona, violenta o abusa di animali. Si tratta di un passo improrogabile per il benessere animale e per la sicurezza pubblica.
Chi ha commesso questo orribile gesto non può essere una persona normale, ma si tratta di un individuo che ha istinti cruenti che devono essere oggetto di indagine e di correzione. Questi comportamenti infatti sono quasi sempre indicatori di una personalità disturbata e sociopatica che può rappresentare un pericolo per chiunque, non soltanto per gli animali. Spero quanto meno che il cane non abbia sofferto e che sia morto velocemente, prima di essere ridotto in questo stato” è stato il commento di Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection.
Stando a quanto riferito da fonti locali, il corpo martoriato del pastore maremmano sarebbe stato prelevato dagli agenti polizia locale. È possibile che si trovasse lì da parecchi giorni. Le associazioni intervenute si augurano che vengano svolte accurate indagini e confidano nella collaborazione dei residenti.
Chiunque sappia o abbia visto qualcosa, deve farsi avanti, anche se rintracciare i responsabili potrebbe essere molto difficile.
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Fonte: LNDC Animal Protection
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