Anche per il 2023, la rivista 60 Millions de Consommateurs ha eletto le peggiori aziende dell'anno, quelle che si sono distinte per pratiche commerciali scorrette di vario genere, tra cui non mancano shrinkflation e greenwashing
Indice
Per il settimo anno consecutivo, la rivista dei consumatori francesi 60 Millions de Consommateurs ha stilato la lista delle peggiori aziende del’anno, premiando con il “cactus d’oro 2023” quelle che hanno maggiormente deluso e preso in giro i consumatori con pratiche scorrette come la shrinkflation e il greenwashing.
Ma di che aziende si tratta e cosa hanno fatto esattamente per meritarsi questo triste primato? Parliamo di aziende di fama mondiale, celebri per i loro prodotti o servizi ampiamente riconosciuti, e spesso non solo in Francia.
Nonostante il loro superficiale splendore, nel corso del 2023 queste imprese si sono rivelate essere tutt’altro che immacolate e hanno mostrato insidie e criticità simili alle spine di un cactus. I redattori della rivista dei consumatori francesi le hanno così premiate, ma in negativo, considerando i risultati dei test svolti durante l’anno, gli approfondimenti condotti e le segnalazioni giunte dai lettori.
Non ci resta che scoprire quali sono.
Carrefour
Il Golden Cactus 2023 è stato assegnato a Carrefour a causa della shrinkflation dei suoi prodotti, ridotti di quantità ma non di prezzo. Il marchio aveva prima denunciato pubblicamente i suoi fornitori che praticavano proprio la shrinkflation ma dopo ha fatto esattamente la stessa cosa con le sue verdure “primo prezzo”. I consumatori l’hanno scoperto e non l’hanno fatta passare liscia all’azienda, condividendo immagini del prima e dopo su Twitter che hanno generato un milione di visualizzazioni.
La shrinkflation di Carrefour, tra l’altro, non aveva colpito solo l’insalata ma anche bottiglie e confezioni di succhi di frutta passate da 1 litro a 90 centilitri per ammortizzare l’aumento della materia prima, in particolare arance e pompelmi.
Ikea
A Ikea va il Cactus greenwashing e non è la prima volta che l’azienda viene accusata di questa pratica scorretta che vuole far passare qualche inziativa per “verde” quando in realtà non lo è. In questo caso si tratta del recupero dei mobili usati. Sebbene l’azienda prometta di contribuire all’economia circolare prendendoli indietro, in realtà la cosa non sempre va a buon fine, soprattutto quando si tratta di mobili ingombranti come i divani. Le consegne spesso lasciano il vecchio mobile al cliente con scuse varie, vanificando l’impegno di Ikea verso la sostenibilità.
Cnam
Il Fondo nazionale per l’assicurazione sanitaria (CNAM) si è guadagnato il Cactus del Fallimento per il suo scarso servizio nel ricreare la carta Vitale (tessera elettronica che attesta il diritto alle prestazioni sanitarie) in caso di smarrimento. Con oltre il 70% delle chiamate rimaste senza risposta, il Fondo ha dimostrato un’inefficienza notevole nel gestire le richieste dei cittadini, con risultati davvero terribili.
Il gigante di internet Google ha ottenuto il cactus per la pubblicità ingannevole, dato che consente la proliferazione di annunci truffaldini. Nonostante 60 Millions de Consommateurs abbia denunciato 65 annunci falsi, Google non ha reagito fino a quando non è stato contattato ufficialmente, dimostrando una mancanza di attenzione nei confronti degli inserzionisti e dei consumatori.
Urgo
Questa azienda specializzata nella produzione di medicazioni, ha attirato l’attenzione per la sua pratica di distribuire ingenti quantità di regali ai farmacisti tra il 2015 e il 2021.
Questo gesto, finalizzato alla promozione dei prodotti Urgo, ha coinvolto 8.000 professionisti del settore che hanno ricevuto doni dal valore significativo, spaziando da televisori e console di gioco a orologi e casse di champagne. Questa generosità, tuttavia, è stata oggetto di controversia, poiché si discosta nettamente dalle consuete norme etiche della professione farmaceutica, dove regali di modesta entità come forniture d’ufficio o abbonamenti a riviste sono generalmente accettati.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha risposto con una multa di 1,125 milioni di euro e un sequestro penale di 5,4 milioni di euro. I farmacisti coinvolti rischiano sanzioni significative, compresa la possibilità di un anno di carcere e una multa di 75.000 euro, escludendo le eventuali sanzioni disciplinari.
Shein
Shein è stata inclusa nella lista delle peggiori aziende per il suo contributo alla sovrapproduzione e al riscaldamento globale. L’accelerato ritmo di produzione di nuovi capi di abbigliamento porta a emissioni di CO2 significative, secondo Friends of the Earth. Shein è stata attenzionata anche per le condizioni di produzione deplorevoli per i lavoratori, il marchio viene definito come incarnazione del peggio dell'”hard fast fashion”.
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SNCF
La SNCF, nonostante gli sforzi per incoraggiare l’uso del treno, continua a generare numerosi reclami dovuti a prezzi elevati, pratiche discutibili e questioni logistiche. La lista delle lamentele per il 2023 comprende aumenti di spese, ritardi e restrizioni sull’uso della carta d’identità, rendendo l’esperienza ferroviaria decisamente poco attraente per i consumatori.
Ticketmaster
Ticketmaster, il noto sito di vendita di biglietti online, è stato accusato di abuso nei confronti dei fan della popstar Taylor Swift, comunemente conosciuti come “swifties”. Nel corso della vendita dei biglietti per il concerto alla Défense Arena di maggio, i biglietti standard a 245 euro sono stati dichiarati esauriti in pochi minuti. Tuttavia, l’azienda ha rapidamente reso disponibili nuovamente 2.000 posti standard pochi giorni dopo.
Questa strategia ha creato un senso di panico tra i fan, dando priorità ai costosi pacchetti VIP venduti fino a 827 euro. Questo approccio, che sembra favorire i biglietti più costosi, ha sollevato dubbi sulla trasparenza e l’equità nelle pratiche di vendita di Ticketmaster.
ManoMano
La piattaforma online di prodotti fai da te ManoMano è stata oggetto di attenzione per il suo sistema di recensioni. I cosiddetti “Manodvisors” dovrebbero fornire commenti “indipendenti” sui prodotti acquistati.
Un documento, scoperto da 60 Millions de Consommateurs, mette però in dubbio la sincerità di tali recensioni. ManoMano sembra fornire dettagli specifici su quali recensioni pubblicare per alcuni prodotti “partner” del sito, con i Manodvisors che, in cambio di un compenso simbolico, sono incoraggiati ad esprimersi in modo entusiastico.
Bayer
La Bayer e Syngenta, importanti produttori di pesticidi, sono stati accusati di non aver inviato all’autorità sanitaria europea gli studi essenziali per valutare i rischi dei loro prodotti sullo sviluppo del cervello. Sebbene nove studi siano stati presentati all’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA), gli stessi non sono stati condivisi con l’Unione europea.
Alcuni di questi studi hanno evidenziato problemi di sviluppo nei test su animali. Come avrebbe reagito l’Europa se avesse ricevuto queste informazioni in tempo utile? Comunque, i pesticidi in questione, sono ora in fase di rivalutazione o ritirati dal mercato.
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Fonte: 60 Millions de Consommateurs
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