Il treno Rapido 904 era affollato di viaggiatori quando venne fatto esplodere nella Grande Galleria dell’Appennino, subito dopo la stazione di Vernio. L’attentato terroristico provocò 16 morti
Il 23 dicembre 2023 saranno passati 39 anni da quella che viene ricordata come la “strage di Natale” del Rapido 904, un atto terroristico che ha lasciato un segno indelebile nella storia italiana. La cerimonia commemorativa della tragedia si terrà sabato alle ore 12.15 nell’atrio della Stazione Centrale in Piazza Garibaldi, a Napoli.
Per l’occasione, al binario 11, sarà svelata la nuova targa commemorativa in ricordo delle 16 vittime e con l’obiettivo di rinnovare l’impegno contro ogni forma di terrorismo, sia politico che mafioso e camorristico.
Ripercorrendo quanto successo, l’attentato ebbe luogo il 23 dicembre 1984. Un giorno non scelto causalmente dato che il treno Rapido 904 che viaggiava da Napoli a Milano era affollato di viaggiatori che si dirigevano verso casa o visitavano parenti per le festività natalizie.
Il convoglio fu colpito da un’esplosione violenta alle 19:08. L’esplosione avvenne nel tunnel della Grande Galleria dell’Appennino, a circa 8 chilometri all’interno, in località Vernio. La detonazione fu causata da una carica di esplosivo radiocomandata, posta su una griglia portabagagli della 9° carrozza di II classe, al centro del convoglio.
Una replica dell’attentato ai danni del treno Italicus
L’ordigno era stato collocato durante la sosta alla Stazione di Firenze Santa Maria Novella. L’attentato era orchestrato con l’obiettivo di causare il massimo numero possibile di vittime, approfittando dell’occasione delle festività natalizie e della potenza dell’esplosivo collocato appositamente in un tunnel per massimizzare l’effetto della detonazione.
La bomba, programmata per esplodere sotto la galleria, era sincronizzata con il transito, sul binario opposto, di un altro convoglio. Solo l’azione tempestiva del conducente, che bloccò prontamente la linea, evitò una strage ancor più devastante.
Il risultato fu comunque tragico, con 16 persone rimaste intrappolate nella galleria e centinaia di feriti, alcuni con gravi conseguenze a lungo termine. La responsabilità dell’atto venne attribuita alla Mafia siciliana, Cosa nostra che ordì un’orrenda replica dell’attentato terroristico neofascista nel 1974 ai danni del treno Italicus.
La strage sul Rapido 904 resta un capitolo oscuro nella storia italiana, sottolineando la necessità continua di vigilanza e impegno contro il terrorismo in tutte le sue forme. La cerimonia non solo onora le vittime ma rappresenta anche un monito contro l’oblio, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
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