Trasporto animali, dopo aver letto questo non vorrai più mangiare carne a Natale

Trasporti animali da brivido: sanzionato un camion per 10 mila euro, a bordo c’era una pecora morta e una in fin di vita. I risultati delle indagini di Animals’ Angels, AWF, Enpa ed Essere Animali che hanno documentato i trasporti su strada di agnelli e pecore adulte provenienti da Romania e Ungheria e diretti verso i macelli italiani prima delle festività natalizie

Sei giorni sulla A4 per scovare qualcosa di terribile: beverini non idonei, camion in cui è a rischio l’incolumità degli animali, altezza dei ripiani insufficiente, sovraffollamento e condizioni igieniche pessime.

Sono le terribili informazioni raccolte dal team investigativo delle associazioni Animals’ Angels, Animal Welfare Foundation, Enpa ed Essere Animali che, su quella autostrada a 30 km dal confine con la Slovenia, è riuscito a fare dei controlli sui camion provenienti dall’Est Europa e che trasportano agnelli diretti al macello prima delle festività natalizie.

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Le immagini raccolte dalle associazioni sono impressionanti e, nonostante i controlli, denunciano le associazioni, poche le sanzioni comminate, anche a causa di un impianto normativo carente.

Le indagini

Animals’ Angels, Animal Welfare Foundation, Enpa ed Essere Animali hanno realizzato un’indagine su strada a 40 km dal confine tra Italia e Slovenia per documentare i trasporti su strada di agnelli e pecore adulte provenienti da Romania e Ungheria e diretti verso i macelli italiani prima delle festività natalizie.

Secondo i dati Istat, infatti, è a dicembre che vengono uccisi un quarto dei 2 milioni di agnelli macellati durante l’anno in Italia, soprattutto in Lazio e Puglia: circa 552 mila animali (fonte BDN). Di questi, 90 mila vengono importati dal resto dell’Europa e più della metà vengono trasportati, per oltre 24 ore, lungo la tratta dove è stata realizzata l’indagine (fonte Eurostat).

Le immagini raccolte tra il 13 e il 18 dicembre documentano situazioni agghiaccianti: altezza dei ripiani inadeguata a permettere agli animali di assumere una posizione naturale, spazio insufficiente e non idoneo affinché gli animali si possano muovere o sdraiarsi, beverini inadatti — che quindi impediscono agli agnelli di poter bere, presenza di intercapedini pericolose dentro le quali gli animali rischiano di rimanere incastrati, lettiera scarsa e sovraffollamento.

Degli 8 camion per cui sono state allertate le autorità tutti sono stati fermati dalle forze dell’ordine e uno sanzionato per oltre 10 mila euro (per gli altri 2 camion le associazioni chiederanno l’accesso agli atti per chiarire se sono state comminate eventuali multe), ma il caso più eclatante è quello di un camion fermato nei pressi di Sommacampagna e ispezionato dalla polizia stradale con il supporto di un veterinario, sul quale viaggiavano animali in condizioni di sovraffollamento, almeno una pecora morta durante il viaggio e una sofferente sul pavimento.

Le attività di monitoraggio sulle autostrade dimostrano che non sono soltanto le illegalità a causare sofferenza agli animali, bensì anche le condizioni che rispettano l’attuale normativa – dichiarano. La nuova proposta di revisione del regolamento sul trasporto di animali vivi presentata giovedì 7 dicembre dalla Commissione europea può e deve fare di più per gli oltre 40 milioni di animali, non solo agnelli, che ogni anno vengono trasportati per lunghi viaggi all’interno della UE e verso Paesi terzi. Alcuni dei nuovi punti introdotti incideranno in modo positivo sugli animali che verranno ancora trasportati vivi — come nel caso di alcuni animali non svezzati come i vitelli — ma i trasporti lunghi continueranno.

trasporti animali

©Essere Animali

Così come continueranno anche l’export verso Paesi che sono privi di una normativa adeguata di protezione degli animali e i viaggi lunghissimi via nave. Rimangono ancora tante altre problematiche irrisolte, come il problema dei beverini non adatti, il fatto che gli animali che si feriscono durante il viaggio non possono di fatto essere aiutati e che le sanzioni sono ancora disarmoniche e poco applicate e i controlli troppo pochi e inefficaci. Per questo è necessario fare pressione affinché le novità positive proposte dalla Commissione rimangano e altre ancora ne siano introdotte e rinforzate, in linea anche con quanto indicato dai pareri EFSA, concludono le associazioni.

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