Fin dall'antichità esistono tradizioni che celebrano il solstizio d'inverno, ma quali sono i rituali moderni che possiamo svolgere per accogliere questo importante momento di passaggio?
Indice
Il solstizio d’inverno segna l’inizio della stagione più fredda dell’anno e corrisponde al giorno più breve per quanto riguarda le ore di luce, che da questo momento in poi aumentano rispetto alle ore di buio. Quest’anno il solstizio invernale cade venerdì 22 dicembre, la sua data infatti varia leggermente di anno in anno, sebbene solitamente sia compresa tra il 20 e il 23 dicembre.
Esistono numerose tradizioni che lo celebrano come, per esempio, Yule, festa di tradizione celtica che corrispondeva, in passato, a un periodo di danze, riposo e festeggiamenti. Yule venne poi adattata al Cristianesimo e trasformata nel Natale moderno.
Altre tradizioni del passato che celebravano il solstizio erano incentrate sul fuoco e sulla luce, un modo per omaggiare la rinascita del Sole, allontanare definitivamente l’oscurità e propiziarsi la fortuna per l’anno successivo.
Tutt’oggi possiamo celebrare il solstizio invernale con una serie di rituali moderni ispirati al passato, come quelli che suggerisce il blog “Growing Up Herbal”.
Accendere il fuoco
Che abbiate un caminetto o una stufa, accendere il fuoco è un ottimo modo per celebrare il solstizio invernale dando il benvenuto alla luce e trasformando la propria casa in un accogliente rifugio dal freddo e dall’oscurità. Stessa cosa per quanto riguarda lanterne e candele fatte in casa: accendetele affinché illuminino le stanze con la loro luce naturale.
In passato candele e lanterne, oltre che grandi ceppi da ardere, erano protagonisti di questo importante momento di passaggio perché si riteneva proteggessero simbolicamente la luce appena nata.
Realizzare ghirlande naturali
Gli Antichi Romani in occasione delle Saturnalia, che avevano inizio a metà dicembre per finire il primo gennaio, erano soliti decorare le proprie case con ghirlande di alloro e rami di sempreverdi, simbolo di vita eterna. Prendendo spunto da queste antiche usanze, anche noi possiamo celebrare il solstizio appendendo fuori dalla porta una bella ghirlanda naturale, realizzata con rami di pino o di abete, bacche e pigne. Inoltre potete utilizzare rami sempreverdi per altre decorazioni.
Preparare delle ricette tipiche del periodo
Ogni paese vanta ricette tradizionali diverse in questo periodo dell’anno, c’è chi prepara il pane del sole, chi si abbuffa di noci e semi canditi, chi assapora prelibate bevande come il Wassail, un punch inglese a base di birra o sidro, miele e spezie. Qualunque siano le vostre origini, è il momento di preparare bevande e piatti della tradizione.
Rilasciare il passato
Un altro rituale tipico di questo momento dell’anno è il rilascio di rimpianti, delusioni, fallimenti dell’anno appena trascorso. Growing Up Herbal suggerisce di scriverli su foglietti di carta e di bruciarli per lasciar andare tutto ciò che non volete portarvi appresso nell’anno successivo.
Cantare “I dodici giorni del Natale”
Per celebrare il solstizio, Growing Up Herbal suggerisce di cantare ogni giorno la famosa canzone “I dodici giorni del Natale”, un brano di origini ignote presente in area britannica e scandinava già nel XVI secolo, arrangiata all’inizio del XX secolo da Frederick Austin. Si tratta di una filastrocca che descrive i doni che vengono regalati al narratore dal suo vero amore nei dodici giorni di Natale. Potete trovarla facendo una semplice ricerca online.
Inoltre suggerisce di accendere una candela in ognuno di questi giorni facendo un piccolo regalo che rappresenta i diversi versi della canzone.
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