“Gioco da tavola sessista”: cosa sono le carte Coco Rido di cui tutti parlano (e il passo indietro dell’azienda)

Frasi sessiste, alcune delle quali richiamano allo stupro: le carte da gioco “Cocorido” fanno tutt’altro che ridere. L’appello per il ritiro dal mercato che arriva dalla pagina Instagram Aestetica Sovietica e la risposta dell’azienda

Sostituiremo qualche carta” ma rimane un “gioco di carte irriverente”, vietato ai minori di 18 anni e basato sul “black humor”: si chiude così (forse) l’infelice vicenda che ha visto protagonista un mazzo di carte contro cui l’editoriale indipendente aesteticasovietica aveva lanciato un appello per chiederne il ritiro dal commercio.

Si tratta di Coco Rido, un party game arrivato in Italia in realtà già nel 2017 e che prende spunto da Cards Against Humanity, un altro gioco di carte inventato da un gruppo di ragazzi dell’Illinois nel 2011 e finanziato attraverso Kickstarter (e che spopolò negli USA ed è stato tradotto in 19 lingue).

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Scopo del gioco è mettere insieme delle frasi e creare battute “divertenti” e “strane”, basate, appunto, sul black humour. Ma con ogni probabilità adesso si è esagerato. Con un tempismo che ha fatto rabbrividire i più, infatti, tra le carte messe a disposizione dei giocatori, alcune inneggiano anche alla violenza di genere: “picchiare la propria donna” o “sotterrare una pu****a nel deserto”.

Come si gioca a Coco Rido e perché non c’è nulla da ridere

Ci sono carte nere e carte bianche: le prime riportano una frase da completare, mentre le seconde hanno spezzoni di frasi, parole o nomi che vanno a integrare le nere, creando combinazioni. L’obiettivo è proprio creare frasi surreali e doppi sensi, ma anche politically incorrect e volgarità gratuite: un giocatore pesca una carta nera, la legge e gli altri scelgono tra le carte del proprio mazzo quella che, collegata alla carta base, risulterebbe più divertente.

E fin qui tutto ok: d’altronde lo scopo dichiarato è proprio quello di dare adito al “black humor” quell’umorismo nero al quale – diciamola tutta – già Aristofane si spingeva spesso nel V secolo avanti Cristo e che con Catch 22 di Joseph Heller ha trovato la sua massima espressione.

Ma non qui, non in questo modo, non ora e come fa notare il post di aesteticasovietica le carte di Coco Rido (alcune) sono fuori tempo massimo, fuori la visuale empatica e necessaria di mettere fine a determinate condizioni e di segnare un punto di svolta. Non basta che quelle carte siano “per un pubblico adulto”, la narrazione che fa di precisi scenari, come:

“Uno stupro di gruppo”
“Picchiare la propria donna”
“Sverginare brutalmente”
“Sco***rsi la baby sitter”

non è più accettabile e non c’è umorismo nero che tenga: cosa ci sarà mai da ridere, qui e ora, in un Paese che registra una donna ammazzata ogni 70 ore?

Consideriamo fuori luogo e assolutamente grave trovare spiritose queste frasi. Non è un passatempo divertente no, se non un gioco al massacro che rende fattiva la consapevolezza che l’uomo può tutto, anche prendersela a ridere su cose che appaiono tra la più dolorose per una donna. Se dobbiamo cambiare narrazione dei fatti, mutare linguaggi e atteggiamenti e ridefinire una presa di coscienza (anche) degli adulti (ricordiamo che il gioco è vietato ai minori di 18 anni), allora è anche da qui che bisogna partire: dal non considerare innocente una carta che ipotizza uno scenario di violenza.

Insomma, ci siamo scandalizzati per i libri (meravigliosi) Roal Dahl e per Rosa Chemical a Sanremo, è arrivato il momento di prendere posizioni nette su argomenti molto più seri.

È per questo che aestetica sovietica ne chiede il ritiro dal mercato:

I “rape jokes” sono alla base della piramide della cultura dello stupro, quella che porta alla naturalizzazione dell’escalation della violenza di genere. E mai come in questo momento urge sfasciare quella base.

La risposta dell’azienda

Il Team di Coco Rido desidera esprimere il suo sincero impegno nel migliorare il gioco di carte irriverente, prendendo sul serio il prezioso feedback della community di giocatori, si legge nella nota stampa.

Stiamo adottando misure concrete per garantire che Coco Rido mantenga il suo carattere divertente senza risultare offensivo o discriminatorio.

Riconosciamo che, nonostante la nostra intenzione originale di offrire un’esperienza irriverente, alcune delle carte presenti nel gioco possono risultare controverse e suscitare disagio.

Desideriamo sottolineare che non è mai stata nostra intenzione promuovere messaggi offensivi o discriminatori. Ci scusiamo sinceramente con chiunque si sia sentito offeso o dispiaciuto a causa di alcune carte.

Le carte che non rispecchiano i valori di rispetto e inclusione saranno sostituite a partire da gennaio 2024.
Personalizzazione Responsabile: Il gioco rimane V.M 18, con carte bianche per adattarlo alle preferenze individuali.

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