Una maggiorazione del costo dei biglietti aerei per finanziare il passaggio ai combustibili green: è la proposta danese per contrastare l'inquinamento legato al traffico aereo
La Danimarca imporrà gradualmente una “green tax” ai passeggeri degli aerei per contribuire a finanziare la transizione del settore aereo verso pratiche più ecologiche: l’ambizioso obiettivo è quello di consentire a tutti i voli nazionali di utilizzare combustibili sostenibili al 100% entro il 2030.
Secondo quanto stabilito dall’accordo, la tassa sarà di 50 corone danesi (poco meno di 7 euro) per passeggero per i voli intraeuropei, 310 corone (circa 41,50 euro) per i voli a media distanza e 410 (quasi 55 euro) per quelli a lunga distanza.
La green tax sarà gradualmente aggiunta ai biglietti per i voli in partenza dalla Danimarca (ma non a quelli in coincidenza attraverso il Paese) e raggiungerà la sua piena espressione entro il 2025.
Secondo quanto dichiarato dalle autorità, il governo danese sta incoraggiando altri Stati membri dell’Unione Europea a prendere un provvedimento simile per disincentivare l’uso massiccio degli aerei.
L’inquinamento legato al traffico aereo
Gli aerei rappresentano il mezzo di trasporto più inquinante in assoluto: si pensi che, per ogni chilometro percorso, il passeggero di un aereo “produce” fino a 285 grammi di CO2.
La maggior parte delle emissioni inquinanti si concentra nelle fasi di decollo e atterraggio, e ciò vuol dire che i voli brevi – come quelli sul territorio nazionale o quelli effettuati da aerei privati – rappresentano la fonte di inquinamento più grande.
L’inquinamento legato al traffico aereo è motivo di forte dibattito e scontro fra ambientalisti, compagnie di volo e organi di governo, che provano a mediare fra gli interessi economici e quelli ambientali.
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Fonte: Reuters
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