Nuove etichette anche per miele, marmellata e succhi di frutta: ecco cosa cambierà per i consumatori

Dopo la frutta secca e l'insalata in busta, l'Europa ha deciso di puntare su una maggiore trasparenza anche nell'etichettatura di miele, succhi di frutta e marmellate. Dovrà infatti essere indicata l'origine della materia prima

C’è una novità importante che riguarda le etichette alimentari di alcuni prodotti. Pochi giorni fa vi abbiamo parlato di come verranno modificate, dal primo gennaio 2025, le etichette di frutta secca e insalata in busta.

Stavolta invece, l’approvazione della direttiva “Breakfast”, normativa recentemente votata dal Parlamento Europeo, introduce una trasformazione significativa nell’etichettatura di prodotti come miele millefiori, succhi di frutta e marmellate.

Nel caso di frutta secca e verdura in busta, la scadenza prevista per l’entrata in vigore delle nuove norme è già fissata mentre per marmellata, miele, ecc. non è possibile ancora sapere una data precisa. Quello che cambierà, però, è lo stesso: l’etichettatura dovrà essere più precisa sull’origine della materia prima.

Per quanto riguarda il miele millefiori, ad esempio, sarà obbligatorio elencare i Paesi di provenienza del miele in ordine decrescente, in base alla percentuale contenuta nei vasetti. Ciò aumenterà la trasparenza nei confronti dei consumatori e renderà più difficile la concorrenza sleale dovuta all’adulterazione dei prodotti a base di miele importato.

Una decisione accolta con molto favore dagli apicoltori europei. In una nota Copa Cogeca ha dichiarato:

Si è trattato di un voto atteso da tempo da tutti gli apicoltori europei che negli ultimi anni sono stati terribilmente colpiti dall’aumento delle importazioni di miele e dalle frodi. Il Parlamento europeo ha sostenuto la posizione degli apicoltori europei, segnando una pietra miliare significativa per la preservazione dell’apicoltura nell’UE.

La stessa disposizione si estende anche ai succhi di frutta e a marmellate, gelatine, confetture e puree di castagne zuccherate dove sarà obbligatorio dichiarare la provenienza della frutta utilizzata nei vari prodotti.

Coldiretti specifica inoltre cosa prevede la normativa per i succhi di frutta:

Il testo prevede anche per i succhi di frutta che l’etichetta indichi che i prodotti contengono “solo zuccheri naturali”. Così come deve essere segnalato il tasso ridotto di zucchero. In ogni caso le etichette dei prodotti alimentari con ridotto contenuto di zucchero non devono “pubblicizzare” le proprietà positive e i benefici per la salute.

Come già preannunciavamo, però, i consumatori dovranno attendere ancora un po’ prima di vedere concretizzarsi questi cambiamenti. Dopo l’approvazione al Parlamento Europeo, infatti, si apriranno i negoziati tra la Commissione, gli Stati membri e, una volta raggiunto un accordo sul testo definitivo, ogni governo dovrà recepire la direttiva.

Ci vorrà del tempo quindi per sapere esattamente da dove proviene il nostro miele o la frutta con cui è realizzata la nostra marmellata. Nel frattempo, per essere sicuri di acquistare prodotti italiani, possiamo optare per produzioni locali o fatte in casa.

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Fonte: Commissione Europea

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