Tina, un ibrido maialino vietnamita-cinghiale rischia di essere ammazzata. I servizi veterinari chiedono l'abbattimento, salviamola da questa condanna a morte inconcepibile. Tina una famiglia ce l'ha, non le manca nulla. Qualcuno però vuole ucciderla e ciò non deve avvenire
Nel Novarese, in una casa tra la natura del Piemonte, vive Tina, una cinghialina ibrida con una storia molto particolare. Tina è un cinghiale per metà, è nata da mamma maialino vietnamita e papà cinghiale, ha una famiglia umana che si prende cura di lei e che non le fa mancare nulla.
Sebbene Tina sia cresciuta circondata dall’amore dei suoi proprietari, qualcuno vuole condannarla a morte. Tutto è iniziato tempo fa, quando una minuscola Tina è stata adottata a pochi giorni di vita, allattata al biberon da persone di buon cuore, crescendo al loro fianco.
Questo fino a quando i servizi veterinari dell’ASL di Novara non sono entrati in casa sua, fatto prelievi per diagnosticare patologie come la peste suina africana, mostrato le misure di biosicurezza da adottare. La famiglia di Tina ha seguito alla lettera le indicazioni, eppure non è bastato. Nemmeno l’esito negativo alla PSA.
Contestando alcuni punti, l’ASL di Novara ha decretato l’abbattimento di Tina, ma Tina non deve morire. Associazioni animaliste, santuari, veterinari e cittadini si sono schierati dalla sua parte, promettendo battaglia per risparmiarle la vita.
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Per salvare Tina è stata lanciata anche una petizione diretta al Direttore Generale dell’ASL Novara. Già oltre 150.000 le firme raccolte per lei e la causa.
Dopo il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, è stata fissata per il giorno 13 dicembre l’udienza collegiale. In tale data le organizzazioni per la tutela animale e i legati difenderanno Tina con ogni mezzo in loro possesso.
Con loro, ideologicamente, anche le migliaia di persone che hanno seguito la vicenda e sostenuto Tina e il suo diritto alla vita. Perché questa cinghialina ibrida in salute e felice nella sua famiglia deve morire? Perché?
Continuiamo a chiedercelo anche alla luce degli sconcertanti fatti del santuario Cuori Liberi, che ci hanno mostrato come anche i maiali sani non destinati alla produzione alimentare possano essere sacrificati e uccisi come se niente fosse in un rifugio per animali.
Salviamo Tina! Puoi firmare la petizione QUI.
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Fonti: rifugiomiletta/Instagram – Change.org
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