Questo termine nato su Youtube è la parola dell’anno 2023 secondo Oxford: cosa significa (e perché è stata scelta)?

Quest’anno secondo la Oxford University Press la parola simbolo è “Rizz”: un’espressione che si è fatta largo sui social e che indica lo stile, il fascino e la capacità di sedurre e attrarre naturalmente qualcuno

La Oxford University Press (OUP) ha selezionato “Rizz” come parola simbolo del 2023, riconoscendola come termine dell’anno. Questa espressione, derivata dalla parola “carisma”, è stata coniata per la prima volta nel 2021 dallo YouTuber Kai Cenat, ma ha guadagnato popolarità a giugno del 2023 dopo un’intervista all’attore Tom Holland.

Il termine, ora utilizzato anche come verbo con l’espressione “W Rizz”, descrive lo stile, il fascino e la capacità di sedurre e attrarre naturalmente qualcuno. Casper Grathwohl, presidente dell’Oxford Languages, ha spiegato che la scelta di “Rizz” riflette il rapido cambiamento linguistico amplificato dai social media. La parola è infatti diventata virale dopo che Holland ha sostenuto di non avere “alcun Rizz” e ha creato un effetto domino di meme sui social.

Come avviene la selezione della parola dell’anno

La selezione della parola dell’anno da parte di Oxford si basa su diversi criteri, inclusi l’aggiornamento costante del corpus di termini e la riflessione dell’etica, dell’umore o delle preoccupazioni dell’anno in corso. Inoltre deve avere “il potenziale come termine culturalmente duraturo”.

Di solito i lessicografi di Oxford raccolgono una lista di parole e poi scelgono un vincitore. Negli ultimi anni hanno deciso di coinvolgere anche il pubblico, che nel 2022 ha votato i finalisti scegliendo come parola dell’anno “Goblin mode”. Nel 2023 ha invece dimezzato la rosa dei candidati.

Perché è stata scelta proprio “rizz”

“Rizz” è stata scelta dagli esperti linguistici dell’OUP come esempio interessante di come una lingua può essere formata, modellata e condivisa all’interno delle comunità prima di essere diffusa più ampiamente. Etimologicamente, il termine è una forma abbreviata del termine “carisma”, presa dalla parte centrale della parola, che è un modello insolito di formazione delle parole.

Allo stesso tempo rappresenta anche l’influenza crescente della Gen Z nella definizione e creazione del linguaggio. Altri termini finalisti includevano “beige flag” per indicare relazioni o persone noiose, “prompt” legato all’intelligenza artificiale, “situationship” per descrivere relazioni romantiche o sessuali informali e poco impegnative, e “swiftie” per indicare le fan di Taylor Swift.

La scelta di “Rizz” contrasta con il termine del 2022 “modalità goblin, un altro termine gergale per descrivere uno stile di vita “pigro, sciatto o avido” legato al post pandemia, e riflette uno stato d’animo prevalente del 2023, con molte persone che si stanno aprendo dopo anni impegnativi e stanno ritrovando fiducia in se stesse.

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Fonte: Oxford University Press

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