Il paradosso della COP28, quasi tutte le aziende sponsor NON hanno abbassato le loro emissioni di CO2

Tra poche ore a Dubai inizierà la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, ma è quasi certo che gli Emirati Arabi Uniti vogliano sfruttare questa occasione solo per siglare accordi di estrazione dei combustibili fossili tra le proprie compagnie e i Paesi partecipanti. Ipotesi resa praticamente certa dalle ultime analisi, secondo cui molte delle aziende che sponsorizzano i colloqui sul clima non si sono impegnate a ridurre le emissioni in linea con il target

COP28 meno uno, ed è già polemica. Non solo perché a presiedere la Conferenza di Dubai è un volto che piace più alle lobby delle fossili che a noi, ma anche perché – a un giorno dall’inizio dei lavori – non c’è una notizia una che lasci ben sperare.

L’ultima è quella che emerge dall’analisi secondo cui molte delle aziende che sponsorizzano la COP28 di Dubai (da EY, ex Ernst and Young, a Bank of America) non si sarebbero impegnate a ridurre le proprie emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi Net Zero riconosciuti a livello globale.

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Male ma non malissimo, si dirà, considerando che solo l’anno scorso, per la COP27 in Egitto, Coca-Cola era tra gli sponsor ufficiali.

Anzi, solo uno degli oltre 20 sponsor della COP28 ha aderito agli obiettivi scientifici net zero-based sostenuti dalle Nazioni Unite (il più noto SBTi, riconosciuto come uno schema di convalida globale affidabile per incoraggiare le grandi aziende a ridurre la loro impronta di carbonio).

Gli obiettivi basati sulla scienza sono il sistema di convalida gold standard per le aziende. Il fatto che così pochi degli sponsor abbiano aderito ai loro obiettivi di zero emissioni nette e che la stessa EY (la società di contabilità globale, ex Ernst and Young, ndr) scelta per verificare gli impegni climatici degli sponsor, non abbia ancora fissato degli obiettivi, suggerisce che si tratta solo di greenwashing, dice Lincoln Bauer di Spendwell, che ha condotto l’analisi.

Sin dall’annuncio di quale sarebbe stata la presidenza della COP28 ci si è praticamente rassegnati al fatto che, anche a questo giro, l’eliminazione dei combustibili fossili sarà un punto che non verrà trattato. Oggi, siamo ancora più convinti che la rapida introduzione di alternative a zero emissioni di carbonio rimarrà praticamente una utopia.

QUI tutti i dati di tutte le aziende secondo le analisi di Spendwell.

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