Questo popolare snack svolge un ruolo inaspettato nella riduzione della demenza

Il consumo costante di cereali integrali (tra cui gli insospettabili popcorn) è alla base di un miglioramento delle facoltà cognitive in età avanzata, come dimostrano i ricercatori americani

Mangiare popcorn diminuirebbe il rischio di declino cognitivo nelle persone anziane e l’insorgenza di patologie come demenza e Alzheimer. Lo dimostra un nuovo studio condotto dalla Rush University di Chicago.

I ricercatori hanno dimostrato che un maggiore consumo di cereali integrali – come anche i popcorn essendo mais che conserva anche le fibre – può avere effetti benefici non solo sulla mobilità intestinale e sul controllo del peso, ma anche sul mantenimento delle funzioni cognitive in età adulta.

Lo studio

Grazie ai progressi nella medicina e nella tecnologia, l’età media della popolazione è aumentata – soprattutto nei Paesi del mondo occidentale. Purtroppo, all’avanzare dell’età è connesso un declino delle funzioni cognitive e un aumento dei casi di Alzheimer e di demenza.

Ecco perché trovare strategie per prevenire l’insorgenza di tali patologie o per rallentarne lo sviluppo è una delle sfide più ardue per la medicina moderna.  Ma, come accade per molte malattie, un aiuto potrebbe arrivare da buone abitudini alimentari.

Per comprendere quanto la dieta influenzi il declino cognitivo, i ricercatori americani hanno coinvolto 3.326 persone con un’età media di 75 anni che non soffrivano di demenza o altre patologie neurodegenerative.

I pazienti, che hanno fornito informazioni sulle loro abitudini alimentari attraverso dei sondaggi, sono stati seguiti per un periodo di sei anni, e regolarmente sottoposti a test cognitivi e di memoria.

Sulla base delle risposte al questionario sulle abitudini alimentari e, in particolare, sul consumo di cereali integrali, i partecipanti sono stati classificati in cinque diversi gruppi – da chi mangiava meno di mezza porzione al giorno a chi mangiava tre porzioni di cereali integrali al giorno.

Si è notato che il consumo consistente e duraturo nel tempo di cereali integrali ha avuto effetti benefici sui livelli di colesterolo e di insulina, sulla pressione sanguigna e anche sulle abilità cognitive dei partecipanti.

In particolare, il punteggio cognitivo emerso dai test somministrati nel corso degli anni diminuiva più lentamente nei consumatori abituali di cereali integrali rispetto a quello delle persone non abituate a mangiare cereali integrali.

I cereali integrali sono ricchi di vitamina B ed E e di altri antiossidanti. Contengono molte fibre, che sono state collegate a molti benefici per la salute, in particolare legati alla salute del cervello – hanno spiegato i ricercatori.

Quindi, vediamo molte prove in termini di azione protettiva dei cereali integrali nel ridurre il rischio di malattie cardiache, e sappiamo che ciò che fa bene al cuore può anche fare bene al cervello.

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Sfatiamo il mito dei popcorn

Sono lo “snack da cinema” per eccellenza (nascono proprio a questo scopo) e sono amatissimi da grandi e piccini, eppure i popcorn non godono di una buona reputazione.

Considerati uno snack grasso, ricco di sale e dannoso per la nostra salute, nascondono in realtà moltissimi benefici per il nostro organismo.

I popcorn sono costituiti, infatti, da un unico ingrediente ricco di proprietà: il mais integrale. Poco calorici, i popcorn sono un’ottima fonte di fibre (circa 15 grammi di fibre per 100 grammi di popcorn) e di sali minerali (ferro, magnesio, potassio, zinco, manganese).

Ovviamente, per massimizzare i benefici dei popcorn e non trasformarli nello snack dannoso che tutti conosciamo, bisogna fare attenzione a come prepararli: i popcorn che possiamo acquistare al cinema, ricchi di sale e grassi, non rappresentano un prodotto molto sano.

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Fonti: Neurology / Rush University

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