Laura De Rosa Negli anni '70 stava rischiando di scomparire per sempre a causa della deforestazione e del commercio illegale. Grazie a una serie di attività di conservazione oggi la scimmia leonina brasiliana è salva!
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La scimmia leonina, così chiamata per l’inconfondibile criniera di pelo arancione che le incornicia il muso, è un primate nativo di una piccola area della foresta atlantica sudorientale del Brasile. A causa dalla deforestazione e del commercio illegale, negli anni ’70 ne erano rimasti solo 200 esemplari.
Temendo che potesse scomparire per sempre, diverse organizzazioni brasiliane, tra cui l’Associação Mico-Leão-Dourado (AMLD) e Save the Golden Lion Tamarin (SGLT), in collaborazione con le comunità locali e il governo del paese, avviarono una serie di interventi per proteggerla, tra cui il recupero ambientale della foresta atlantica brasiliana, particolarmente colpita dal disboscamento, dai cambiamenti climatici e dagli incendi.
Gli sforzi di conservazione sono stati ripagati dagli enormi risultati raggiunti nel corso del tempo: basti pensare che nel 2017 da un centinaio di esemplari se ne raggiunsero 3.700.
Purtroppo nel 2019, a causa di un’epidemia di febbre gialla, la popolazione si ridusse nuovamente arrivando a 2.500 esemplari, ma grazie a un vaccino appositamente concepito per le scimmie, la Associação Mico-Leão-Dourado riuscì a sconfiggere la malattia.
Per merito di questi sforzi di conservazione, la popolazione negli ultimi 50 anni è cresciuta del 70% e oggigiorno, stando allo studio pubblicato dall’Associazione brasiliana “Save the Golden Lion Tamarin”, comprende 4.800 esemplari allo stato selvatico. C’è ancora molto lavoro da fare, ma i risultati finora si sono rivelati molto promettenti.
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FONTI: Save the Golden Lion Tamarin
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