Benessere animale: Burger King, McDonald’s, Starbucks e Autogrill ancora non si impegnano (anzi stanno peggiorando)

Diffuso il rapporto The Pecking Order 2023, che valuta l'attenzione dei principali brand di fast food nei confronti del benessere animale. Secondo quanto emerge, molte marche note come Autogrill, Burger King, KFC, McDonald's e Starbucks sono ancora ben lontane dal garantire il benessere dei polli e il problema è che neanche si impegnano

A che punto siamo con il benessere animale nelle grandi catene di fast food e ristorazione? Ce lo rivela The Pecking Order, un rapporto redatto da diverse associazioni animaliste, tra cui Essere Animali per l’Italia, che valuta l’attenzione dei principali brand di fast food nei confronti delle condizioni dei polli negli allevamenti.

Dal 2019, il rapporto analizza l’operato delle principali aziende basandosi sugli standard dell’European Chicken Commitment (ECC), sviluppato per adeguarsi alle più recenti ricerche scientifiche e affrontare le sfide più urgenti legate al benessere dei polli.

La valutazione delle aziende si basa su due pilastri principali:

  • Impegni e obiettivi: si valuta se un’azienda ha una politica pubblica sul benessere dei polli, la portata di questa politica e la completezza degli impegni rispetto ai criteri dell’ECC. Si analizza la presenza di obiettivi temporali precisi su elementi cruciali come l’eliminazione di gabbie, l’uso di razze a crescita più lenta, la limitazione delle densità e altri aspetti chiave del benessere animale
  • Comunicazione dei progressi: si valuta quanto un’azienda stia effettivamente implementando gli standard migliorativi dell’ECC. Si analizza la qualità della comunicazione dei progressi fatti relativi agli impegni presi, come l’eliminazione di gabbie, l’implementazione di arricchimenti ambientali e altre misure

Le aziende ricevono un punteggio complessivo in base alla media delle valutazioni ottenute nei due pilastri, che le colloca in diverse categorie in base al livello di impegno nel miglioramento del benessere animale.

Nel 2023, l’indagine è stata ampliata includendo più Paesi europei per offrire una visione più completa. Nell’edizione di quest’anno sono state valutate complessivamente 69 aziende in Francia, Germania, Italia, Polonia, Romania e Spagna. Per quanto riguarda il mercato italiano si tratta dei seguenti marchi:

  • Burger King
  • IKEA
  • KFC
  • McDonald’s
  • Autogrill
  • Starbucks
  • Subway

I risultati per l’Italia

L’Italia mostra un ritardo rispetto a Francia, Germania e Spagna. Solo due delle sette aziende analizzate hanno pubblicato impegni per affrontare le criticità legate al benessere dei polli. In termini percentuali, l’Italia risulta in ritardo sia per quanto riguarda la pubblicazione di impegni (29%) che per la valutazione complessiva (19%).

Tre delle sette aziende analizzate (IKEA, KFC e McDonald’s) registrano una significativa diminuzione del punteggio complessivo rispetto all’anno precedente. Queste variazioni possono essere attribuite a diversi fattori, come la riduzione degli impegni pubblici e una comunicazione meno efficace dei progressi compiuti.

In particolare, il caso di KFC Italia è emblematico ed evidenzia una regressione nei progressi rispetto all’anno precedente e una notevole disomogeneità tra le politiche e le pratiche attuate nei diversi Paesi. Come scrive Essere Animali:

Tre delle sette aziende analizzate (IKEA, KFC e McDonald’s) peggiorano significativamente il proprio punteggio complessivo rispetto al TPO 2022. Nel caso di McDonald’s (20% nel 2022 vs 2% nel 2023) la riduzione è dovuta prevalentemente alla scomparsa dell’impegno pubblico a eliminare gabbie e sistemi multipiano dalle loro filiere, mentre la valutazione negativa di IKEA (67% nel 2022 vs 47% nel 2023) e KFC (44% nel 2022 vs 26% nel 2023) è legata a un passo indietro nella comunicazione dei progressi fatti. Risulta particolarmente emblematico il caso di KFC Italia, non solo perché mostra una effettiva regressione dei progressi fatti rispetto a TPO 2022, ma anche per la forte disomogeneità tra le politiche e le pratiche attuate nei diversi Paesi. KFC si è infatti impegnato a rispettare l’ECC in Francia e Germania, mentre manca completamente questo tipo di impegno in Spagna, Polonia, Romania e, ovviamente, Italia. Per quanto riguarda in particolare KFC Italia, inoltre, tra TPO 2022 e TPO 2023 si osserva un forte passo indietro su alcuni parametri importanti: ad esempio, la percentuale di polli storditi in maniera efficace in sistemi a gas diminuisce dal 57,85% al 25,03% e scende a 0 la percentuale di polli allevati con densità inferiori a 30 kg/m2.

Secondo il rapporto, solo IKEA e Subway hanno pubblicato impegni per eliminare le problematiche principali legate al benessere animale (come si può vedere dalla seguente infografica, però, non brillano comunque). Le restanti cinque aziende, tra cui Autogrill, Burger King, KFC, McDonald’s e Starbucks, non hanno assunto impegni pubblici, nemmeno su criteri cruciali come la riduzione delle densità e la transizione a razze con migliori indicatori di benessere animale.

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@Essere Animali

L’Italia conferma dunque la sua posizione di coda insieme a Polonia e Romania. Davvero un pessimo risultato!

I risultati negli altri Paesi

Le aziende in Germania e Francia evidenziano un maggiore impegno per il benessere dei polli e i loro punteggi medi complessivi sono significativamente superiori e si attestano rispettivamente al 37% e al 36%. Seguono la Spagna con il 23%, l’Italia con il 19%, la Polonia con il 18% e la Romania con il 17%.

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Fonte: Essere Animali

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