Contributi per le comunità energetiche e stop alla carne di cane in Corea del Sud: le notizie più belle e “buone” (che devi leggere per forza)

Dallo stop alla macellazione dei cani in Corea del Sud alla storica causa contro Pepsi per inquinamento e greenwashing: queste buone notizie (uscite negli ultimi giorni) ti strapperanno un sorriso 

Come ormai da tradizione, torna il nostro appuntamento con le buone notizie per rallegrarvi e restituirvi un po’ di fiducia in questo mondo. Perché se da un lato è vero che è oscurato da troppe ombre, dall’altro per fortuna le luci non mancano, anche se a queste spesso non viene data la giusta importanza.

Pronti a scoprire cos’è accaduto di positivo in questi ultimi giorni? Anche stavolta abbiamo selezionato 5 good news, di cui una che riguarda direttamente il nostro Paese, che fanno ben sperare.

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Stop alla carne di cane in Corea del Sud

La Corea del Sud è tristemente nota per la macellazione dei cani: ogni anno circa 1 milione di esmplari vengono uccisi per finire nei piatti. Ma a breve questa tradizione raccapricciante, contro cui si battono da tempo numerose associazioni animaliste, sarà messa al bando.

Il Governo sudcoreano ha annunciato, infatti, che entro la fine di quest’anno introdurrà un disegno di legge per vietare l’industria della carne di cane. Se il ddl dovesse passare in legislatura prima della fine dell’anno, il divieto entrerà in vigore nel 2027.

Oltre 5 miliardi in arrivo per le Comunità energetiche italiane

Un’altra bella notizia ci tocca molto da vicino. Negli scorsi giorni dall’Ue è finalmente arrivato il via libera al decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica sulle Comunità energetiche rinnovabili (Cer). La loro promozione su tutto il territorio nazionale sarà sostenuta da un maxi finanziamento pari a 5,7 miliardi di euro.

In questo modo aziende, famiglie, cooperative e altri enti saranno incoraggiati – attraverso una serie di incentivi – ad associarsi per produrre pulita, tagliando la produzione di emissioni inquinanti e alleggerendo i costi in bolletta.

 

Pepsi trascinata in tribunale per inquinamento e greenwashing

La multinazionale americana PepsiCo, che produce la celebre bevanda, è stata accusata di essere la principale responsabile dell’inquinamento del fiume Buffalo. Secondo l’acccusa, infatti, il 17% dei circa 2000 rifiuti in plastica monouso trovati nelle sue acque appartiene ai prodotti a marchio Pepsi.

Inoltre, il procuratore generale dello Stato di New York, Letitia James, ha affermato che la società ha fallito nel fornire avvertimenti ai consumatori sui potenziali rischi per la salute e l’ambiente legati alla plastica che utilizza, oltre ad aver ingannato il pubblico riguardo ai suoi sforzi per combattere l’inquinamento. Per quest’ultimo motivo dovrà rispondere anche dell’accusa di greenwashing.

Il Portogallo si è alimentato al 100% con le rinnovabili per una settimana

Una splendida notizia arriva dal Portogallo, che ha battuto un nuovo record green, dimostrando che svincolarsi completamente dalle fonti fossili è possibile. Il Paese europeo è riuscito ad alimentarsi al 100% con energia rinnovabile per ben sei giorni consecutivi. Nell’arco di quasi una settimana sono state prodotte 1.102 GWh senza inquinare, grazie agli impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici.

Questo traguardo è la prova che uscire dall’era dei fossili non è un’utopia.

La Germania dice no ai test sul cervello dei macachi

Good news anche sul fronte della tutela del benessere animale: di recente le autorità tedesche hanno respinto un terrificante di ricerca proposto dall’ateneo di Brema. Lo studio prevedeva il ricorso a dei crudeli test per indagare sul funzionamento del cervello dei macachi, ma dal Parlamento della città-stato di Brema è arrivato un no deciso.

Anche se ancora in diverse città europee e del mondo esperimenti analoghi continuano ad essere legittimati, questa forte presa di posizione rappresenta un segnale di speranza per una scienza senza più crudeltà.

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