Cosa sappiamo della misteriosa malattia respiratoria che si sta diffondendo tra i cani

Una nuova malattia infettiva che colpisce le vie respiratorie sta facendo tremare i proprietari di cani negli Stati Uniti. La patologia è potenzialmente fatale. In diversi Stati americani sono stati segnalati casi e anche decessi. I veterinari raccomandano prudenza mentre si cerca di scoprire di più su questa infezione

Allarme negli Stati Uniti dove i proprietari di cani stanno ricoverando i loro amici a quattro zampe per la diffusione di una malattia ancora misteriosa. Sono centinaia i casi registrati, principalmente nell’Oregon, ma anche in Colorado e nel New Hampshire.

L’Oregon Veterinary Medical Association ha definito la patologia una “malattia respiratoria infettiva atipica” poiché i cani affetti risultano in gran parte negativi ai test diagnostici. Le primissime segnalazioni nello Stato americano sono giunte a inizio estate 2023 e continuano ad arrivare ancora oggi.

Tutti i cani presentano sintomi respiratori talvolta anche gravi, che possono provocare la morte dell’animale. I sintomi degli esemplari visitati dai veterinari dell’Oregon persistono per giorni come per settimane e sono riconducibili a tracheobronchite cronica, polmonite cronica e polmonite acuta.

I trattamenti somministrati sono risultati attualmente pressoché inefficaci poiché non vi è risposta agli antibiotici o la risposta è da considerarsi davvero minima. Patologi e virologi sono stati consultati per capire di più su questa strana malattia, da dove venga e cosa faccia ammalare i cani.

Almeno nove diversi batteri e virus conosciuti sono stati collegati come cause del CIRDC, che viene trasmesso attraverso le goccioline respiratorie. L’infezione con più di un agente batterico o virale è comune” spiega l’Oregon Veterinary Medical Association.

Non è ancora chiaro quanti cani abbiano contratto la malattia a livello nazionale, ma si tratterebbe comunque di una minima percentuale di tutti i cani presenti nelle famiglie americane. Nel mentre i veterinari raccomandano la massima cautela.

Oltre a recarsi immediatamente presso una clinica qualora il cane mostri tosse, starnuti, secrezione nasale e/o oculare e letargia, gli esperti incoraggiano i proprietari di cani a prendere precauzioni per proteggere gli animali.

Per ridurre il rischio contagio è importante evitare che il cane beva da ciotole d’acqua a cui hanno accesso anche altri cani esterni alla famiglia, ridurre gli incontri nei luoghi in cui affluisce un gran numero di cani come parchi o all’asilo e, se possibile, non lasciare l’animale in pensioni o rifugi dove la malattia potrebbe trasmettersi velocemente.

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Fonte: Oregon Veterinary Medical Association

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