Il web pullula di manuali e corsi per riconquistare la ex: un commercio che non fa che alimentare la visione perversa dell'amore che hanno molti uomini e che è alla base dei troppi femminicidi che ci troviamo a raccontare ogni giorno
Corsi per riconquistare la propria donna dopo essere stati lasciati. Strategie psicologiche subdole per fare in modo che la ex torni strisciando e implori il proprio uomo di tornare con lei.
Decaloghi da seguire per irretire la propria ex partner e fare in modo che essa ritorni sui suoi passi e si renda conto di quanto sia affascinante e incredibile l’uomo che si è lasciata sfuggire.
Basta digitare su Google la parola RICONQUISTALA per essere sommersi da contenuti di questo genere –manuali, podcast, videolezioni, consulenze, forum (ovviamente a pagamento) – tutti con un unico obiettivo: riconquistare la propria donna.
Manuali per riconquistare una donna
I contenuti che si trovano si assomigliano un po’ tutti, come spesso accade nei prodotti digitali che vengono forniti online.
Innanzitutto viene descritto il “punto di dolore” che dovrebbe spingere all’acquisto – ovvero una situazione iniziale in cui l’uomo che è appena stato lasciato è infelice, non riesce più a dormire, non ha più appetito, non trova senso alle sue giornate.
Un uomo che ha provato già di tutto per riconquistare la ex – regali, messaggi, telefonate, pedinamenti, incantesimi magici, interrogatori alle amiche – e che per questo è stato magari già bloccato sui social e al telefono, se non addirittura già denunciato alle autorità per stalking.
Ma, nonostante tutte queste misure cautelari prese dalla donna (che sta manifestando in tutti i modi il fatto di non volerne più sapere di lui), l’uomo non si perde d’animo, quindi si rivolge a Internet.
I diversi siti propongono strumenti variegati – dalle consulenze uno a uno ai corsi in 21 o in 30 giorni, dalle liste con gli errori da non fare alle videolezioni ai manuali scritti.
Il tutto è venduto, solitamente, con la formula “Soddisfatti o rimborsati” – proprio come un elettrodomestico al centro commerciale: se entro un certo periodo la donna non ritorna, irretita e mansueta, nella rete del suo ex partner, quest’ultimo ha diritto al rimborso totale della cifra spesa.
La cosa più squallida? La maggior parte di questi contenuti ignobili sono sponsorizzati proprio da donne che, in quanto tali, promettono di svelare agli uomini soli tutti i segreti della psicologia femminile per aiutarli a riconquistare le ex.
Abbiamo ancora un problema grave
Tutti questi contenuti online rispondono, evidentemente a una domanda molto diffusa e alle esigenze di un’ampia fetta di mercato, e questo è a dir poco aberrante e fa venire la pelle d’oca.
Conquistare una donna come fosse un oggetto, e riconquistarla qualora questa sia sfuggita alle proprie grinfie: è questa l’idea dell’amore che hanno ancora troppi uomini e che spiega l’origine di tanti femminicidi e di tante “vendette punitive” orditi ai danni di ex mogli, ex fidanzate, ex compagne.
Ancora troppi uomini non riescono ad accettare la fine di una relazione, e proprio per supportarli il web offre un bagaglio di contenuti infinito che non fa altro che continuare ad alimentare l’ossessione e l’idea che tutto questo sia giusto e lecito, che questo sia il vero senso dell’amore.
La narrazione che viene fatta su questi portali di “aiuto” agli uomini è sempre la stessa ed estremamente sbagliata: si fa passare come normale il bombardamento di messaggi e telefonate, i pedinamenti, l’ossessione perversa, lo stalking (perché è di questo che si tratta).
La donna va convinta, rieducata, le va fatto il lavaggio del cervello affinché si redima e comprenda l’errore che ha fatto, perché non è possibile che l’amore sia finito, che lei abbia consapevolmente deciso di lasciare il compagno.
Magari è stata colpa di cattive consigliere, o ha trovato un altro con cui rimpiazzare il partner, oppure la posizione lavorativa che ricopre le ha aperto nuovi orizzonti e l’ha resa troppo emancipata. Il web è, come sempre, specchio delle tendenze più becere e perverse della società in cui viviamo.
Se esistono tutti questi portali e questi contenuti per la “riconquista” (e sono legali!), se ci sono persone e organizzazioni che lucrano su questo disagio anziché demonizzarlo, ancora ci stupiamo quando apprendiamo dell’ennesima donna uccisa dall’ex che non accettava la fine della relazione?
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