La classifica annuale sulla qualità della vita ha eletto al primo posto la provincia di Bolzano, seguita da Milano e Bologna. Male il Sud, che occupa tutte le ultime posizioni
ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, hanno recentemente pubblicato la 25esima edizione della classifica annuale sulla qualità della vita. La ricerca ha analizzato nove dimensioni, tra cui affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza, insieme a 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base.
Bolzano ha conquistato il primo posto, dopo aver ottenuto la medaglia d’argento l’anno precedente. Seconda posto invece per Milano (nel 2022 era al 5°), anche se quest’ultima è risultata ultima nella categoria reati e sicurezza. Terzo gradino del podio va a Bologna, come nel 2022.
Per quanto riguarda i fanalini di coda, malissimo il Sud. Crotone si è infatti posizionata all’ultimo posto della classifica (107esimo), confermando la situazione dell’anno precedente. Le altre province nelle posizioni più basse sono Messina (105esima) e Caltanissetta (106esima), ma generalmente tutte le province in fascia rossa sono del Sud.
In 63 province su 107 la qualità della vita è risultata buona o accettabile
Per quanto riguarda le province, la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020). Generalmente si tratta di province dell’arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell’appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.
La ricerca ha evidenziato che 21 milioni 909.000 residenti vivono in territori con una qualità della vita scarsa o insufficiente, dato che rappresenta il 37,2% della popolazione italiana. Anche in questo caso le province del Sud e delle Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell’indagine, ovvero quelli in cui la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente.
La ricerca ha dunque confermato la persistente frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una vulnerabilità persistente. Per le province e città metropolitane del Centro-Nord, appartenenti al cluster “metropoli”, si è evidenziata una forte ripresa negli ultimi due anni, mentre nelle aree del Mezzogiorno sono emerse crescenti aree di disagio sociale e personale.
La classifica delle province in cui si vive meglio
- Bolzano
- Milano
- Bologna
- Trento
- Firenze
- Padova
- Parma
- Monza e della Brianza
- Aosta
- Pordenone
- Siena
- Brescia
- Modena
- Reggio Emilia
- Forlì-Cesena
- Verona
- Vicenza
- Treviso
- Udine
- Mantova
- Rimini
- Belluno
- Bergamo
- Ravenna
- Venezia
- Cuneo
- Lecco
- Ancona
- Prato
- Trieste
- Torino
- Sondrio
- Roma
- Varese
- Como
- Cremona
- Pesaro e Urbino
- Verbano-Cusio-Ossola
- Lodi
- Ascoli Piceno
- Macerata
- Gorizia
- Savona
- Biella
- Pisa
- Piacenza
- Novara
- Ferrara
- Arezzo
- Fermo
- Lucca
- Perugia
- Livorno
- Pistoia
- Pavia
- Grosseto
- Genova
- Terni
- Vercelli
- Asti
- Teramo
- Massa-Carrara
- La Spezia
- Rovigo
- Isernia
- Pescara
- L’aquila
- Alessandria
- Imperia
- Viterbo
- Potenza
- Matera
- Cagliari
- Chieti
- Frosinone
- Benevento
- Sassari
- Nuoro
- Campobasso
- Rieti
- Latina
- Bari
- Avellino
- Lecce
- Barletta-Andria-Trani
- Salerno
- Catanzaro
- Ragusa
- Sud Sardegna
- Brindisi
- Oristano
- Vibo Valentia
- Trapani
- Caserta
- Reggio Calabria
- Foggia
- Cosenza
- Palermo
- Napoli
- Enna
- Taranto
- Siracusa
- Catania
- Agrigento
- Messina
- Caltanissetta
- Crotone
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Fonte: ItaliaOggi
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