La paura è il più grosso limite alla nostra crescita personale: conoscerla è il primo passo per affrontarla e vincerla. Vi suggeriamo alcuni spunti di riflessione che potranno guidarvi in questo percorso di consapevolezza
Indice
La crescita personale è un viaggio continuo, e uno degli aspetti cruciali di questo percorso è la consapevolezza di sé. Comprendere i propri punti di debolezza, i propri limiti e le proprie fragilità è infatti essenziale per superare sfide e ostacoli, migliorare e crescere come individui e come professionisti.
Tuttavia, in una società che ci vuole sempre performanti e sulla cresta dell’onda, parlare di limiti e punti deboli sembra quasi un tabù: tutti ci vogliono sempre al meglio delle nostre potenzialità, attivi su mille progetti diversi, con agende fitte di impegni.
Non c’è tempo e non c’è spazio per sentirsi inadeguati, per riflettere sui lati più fragili della nostra personalità, sulle cose che ci riescono meno bene.
Vi proponiamo, invece, alcuni spunti di riflessione per iniziare a indagare dentro voi stessi e capire quali sono i vostri punti deboli – non per nasconderli meglio, ma per prendere consapevolezza di essi e per migliorare davvero la vostra vita personale e professionale.
Tutto quello che dovete fare è prendervi qualche momento di pausa durante la giornata e dedicarvi alla riflessione solitaria e silenziosa – magari avendo con voi un quadernetto e una penna, per prendere appunti.
Leggi anche: La leggenda indiana del coniglio che ci insegna come affrontare le nostre paure
Quali sono le mie paure o ansie più ricorrenti?
Confrontarsi con le proprie paure è il primo passo per superarle. Prendiamoci del tempo per riflettere sulle nostre paure e su ciò che ci angoscia maggiormente.
Potrebbe trattarsi di paure riguardanti la vita lavorativa, o insicurezze nella vita familiare o relazionale: abbiamo paura magari di certe reazioni del nostro capo, oppure di indispettire una persona cara con il nostro comportamento?
Oppure le nostre paure riguardano possibili eventi futuri che non dipendono dalla nostra diretta responsabilità – come nel caso di catastrofi naturali, problemi finanziari, malattie che possono interessare noi stessi o i nostri cari.
Fare una lista analitica delle paure ci permetterà di fare chiarezza e individuare i “punti di dolore” della nostra personalità.
Quali sono le situazioni in cui spesso mi sento sopraffatto?
Anche imparare a riconoscere le situazioni che ci mettono a disagio è essenziale per vincere le nostre debolezze e le paure: questa consapevolezza ci aiuterà a sviluppare strategie per gestire meglio queste situazioni o per cercare soluzioni alternative all’affrontarle.
Potremmo sentirci a disagio sul luogo di lavoro, perché lavoriamo in un clima poco sereno. Oppure, potremmo sentirci sopraffatti dalla mole di cose che abbiamo da fare ogni giorno e dall’infernale To Do List che non accenna mai ad accorciarsi.
Leggi anche: Abbraccio a farfalla: la semplicissima tecnica per calmarti quando sei sopraffatto dall’ansia
Quali sono le abitudini che so di dover cambiare, ma trovo difficile modificare?
Come ripetiamo spesso nei nostri articoli, la nostra vita è il frutto delle abitudini che ripetiamo nel corso delle settimane e dei mesi: scegliere con cura quali abitudini portare avanti, quindi, è fondamentale per la nostra crescita personale.
Abitudini cattive – come mangiare male, dormire poco, non fare attività fisica, essere disordinati e pigri – porteranno a un peggioramento della qualità della nostra vita. Al contrario, adottare buone abitudini è la chiave per una vita più soddisfacente.
Talvolta accade, tuttavia, che abbiamo bene in mente quali sono le abitudini da eliminare e quelle da sostituire, ma siamo come bloccati e non riusciamo a mettere in pratica questo cambiamento virtuoso.
Se vi riconoscete in questa situazione, prendetevi qualche minuto per identificare le abitudini che vorreste cambiare e comprendere quali ostacoli ci impediscono di farlo. Sviluppare la consapevolezza su queste abitudini vi aiuterà a creare un piano d’azione per apportare modifiche positive.
Leggi anche: Felicità: 6 abitudini che la allontanano dalla tua vita (e che dovresti smettere oggi stesso)
Quali sono i miei pensieri ricorrenti o autolimitanti?
Oltre che da limiti concreti o da reali incapacità, può accadere che il nostro percorso di crescita personale sia limitato dai nostri stessi pensieri.
Ripeterci in continuazione frasi come “Non sono capace”, “Non valgo nulla”, “Sono un fallimento”, mostrando scarsa fiducia nei confronti delle nostre stesse abilità, innescherà un circolo vizioso che ci porterà a una chiusura via via sempre più rigida e che ci impedirà di mostrare al mondo il nostro valore.
Prendiamoci qualche momento per riflettere sui pensieri limitanti che ricorrono spesso nella nostra mente e che potrebbero ostacolare la nostra crescita: una volta individuati, proviamo a sostituirli con affermazioni più positive e costruttive.
Leggi anche: Come riconoscere i pensieri negativi e imparare a trasformarli per accogliere la felicità
Come mi sento rispetto alle sfide o alle nuove esperienze?
Il nuovo, l’ignoto, fa sempre paura: non sappiamo cosa ci aspetta, quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi di una certa soluzione, e questo può generare sentimenti di angoscia e smarrimento.
Ma il modo in cui reagiamo alle sfide e alle nuove esperienze può fare una enorme differenza per la qualità della nostra vita e il superamento dei nostri limiti.
Immaginiamo un contesto inedito per noi – come ad esempio un nuovo lavoro, o il trasferimento in un’altra città, o un viaggio all’estero: come ci sentiremmo in quella situazione? cosa ci farebbe più paura? quali sarebbero i nostri timori più grandi?
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube