Ancora casi di intossicazione da funghi. Quattro familiari hanno consumato dei funghi tossici e sono finiti in ospedale, attenzione al momento della raccolta. Fate sempre controllare i funghi da un micologo dell'asl, servizio per altro gratuito, per scongiurare ogni rischio
Corsa in ospedale per una famiglia di Frosinone che vicino casa ha raccolto e portato a tavola dei funghi. Padre, due figli e suocero si sono recati d’urgenza al pronto soccorso quando lamentavano tutti gli stessi sintomi. Accanto a disturbi gastrointestinali è comparsa la febbre.
I medici hanno intuito subito che si trattava dell’ennesimo caso di intossicazione da funghi e fortunatamente sono intervenuti per tempo. Stando a quanto riferito da fonti locali, i quattro sarebbero fuori pericolo.
Anche in Toscana, negli ultimi giorni vi sarebbero stati ben 10 casi di avvelenamento da funghi. La dinamica è sempre la stessa. Si va per funghi da soli o in compagnia e si mettono nel cestino specie spontanee che si crede di aver identificato.
Senza controllo da parte di un micologo, come accade la maggior parte delle volte, le si consuma. I funghi, però, sono fin troppo facili da confondere con esemplari commestibili e possono essere talvolta fatali.
I ricoveri avvengono tutto l’anno, non solo in autunno. Il consiglio degli esperti e degli operatori sanitari è di raccogliere in primis solamente le specie di cui si è certi al 100%. Lasciato il bosco, bisogna sempre sottoporre la raccolta all’ispettorato micologico dell’ASL del proprio comune.
Il controllo per i cittadini che raccolgono funghi o li ricevono in regalo non ha alcun costo. Qualora si abbia il sospetto di aver mangiato funghi non edibili, è importante consegnare ai medici parti del fungo consumato, che siano esse crude o cotte.
Ricordiamoci che con i funghi non si scherza, ne va di mezzo la salute (e la vita).
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