Rottweiler uccisa a fucilate da un cacciatore sotto gli occhi dei proprietari, orrore nel Milanese

Tragedia in un parco in provincia di Milano dove una femmina di Rottweiler è stata uccisa da un cacciatore davanti ai suoi proprietari. La famiglia è scioccata ed è pronta a sporgere denuncia per chiedere giustizia per la loro amica a quattro zampe, ammazzata barbaramente

Si chiamava Uma, era una femmina di Rottweiler di soli 12 mesi ed è morta in una maniera orribile, ammazzata da un cacciatore quando si trovava con la sua famiglia in un’area verde alle spalle di Milano.

Uma è stata uccisa a colpi di fucile mentre correva nel Parco del Roccolo, nel Comune di Parabiago. Un cacciatore ha sparato al cane alla bocca.

L’animale è stato ammazzato così, in una scena agghiacciante rimasta impressa nella memoria dei proprietari di Uma e del loro giovanissimo figlio. Impossibile dimenticare un tale orrore accaduto proprio davanti ai loro occhi.

L’intera famiglia è sotto shock, non riesce a capacitarsi di quanto successo. Ha provato a raccontarlo Sarah, la proprietaria, spiegando come sono andati i fatti.

Mio figlio, un ragazzino di 13 anni, si è visto la testa del suo cane esplodere. Il cacciatore girava alle 16.30 della domenica senza un giubbotto catarifrangente che lo avrebbe reso visibile a noi, sparando a centosessanta metri dalle case. Un “cacciatore”. quelli che dicono di amare gli animali e che spara ad altezza uomo, a mezzo metro da un ragazzino. Non sono riuscita e guardare la mia amata Uma senza testa e non avrò pace finché non avrò ottenuto la giustizia che merita” le parole della donna.

Il cacciatore, stando alla testimonianza di Sarah, si sarebbe inizialmente giustificato affermando di aver scambiato il cane per un animale selvatico, una preda da sterminare quindi.

Successivamente avrebbe cambiato versione, sostenendo di essersi spaventato alla vista della Rottweiler e di aver sparato per paura puntando alla bocca. Il tutto avvenuto a poca distanza dalle abitazioni.

La famiglia di Uma ha consultato dei legali per sporgere denuncia. Un atto del genere non può restare impunito. La vicenda lascia sgomenti, ma getta nuovamente luce sulla caccia e sulla sua pericolosità.

Diverse associazioni animaliste tra cui Gaia Animali & Ambiente, Lac, Leal, Earth Odv, Oipa e Vitadacani, hanno condannato questo crudele gesto.

Le associazioni animalista allertate esprimono solidarietà alla famiglia di Uma e, a fronte di questa ennesima vittima della caccia, sottolineano come una distanza di 150 mt dalle abitazioni non si può considerare sicura e rimarcano la necessità ormai irrimandabile di vietare la caccia vicino ai centri abitati, di regolamentare in modo più restrittivo i calendari venatori e i giorni consentiti” hanno commentato le associazioni.

La caccia va abolita. Di quante tragedie ancora vi è bisogno per mettere al bando questa atrocità chiamata caccia?

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Fonte: Animal Press

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