L’Etna è tornata in eruzione con un’affascinante fontana di lava: il risveglio dei comuni catanesi ricoperti da cenere vulcanica

Ieri l'Etna ci ha regalato un'affascinante eruzione con una fontana di lava di circa 4.500 metri sul livello del mare, ma non mancano i disagi legati alla ricaduta di cenere in vari comuni dell'area jonico-etnea

Questa mattina diversi comuni della provincia catanese si sono risvegliati con le strade, le auto e i tetti degli edifici coperti da uno strato di cenere vulcanica. Quella di ieri è stata una serata letteralmente di fuoco per via dell‘Etna, che è tornata ad eruttare, dando spettacolo ai siciliani.

 

L’attività stromboliana, accompagnata da numerosi tremori e boati, è iniziata nel pomeriggio di domenica. Protagonista della nuova eruzione il cratere Sud-Est – il più giovane e il più irrequieto dei tre sommitali – che già negli scorsi giorni aveva ripreso con un ritmo intermittente. In serata dal vulcano attivo più alto d’Europa è emersa un’enorme colonna di fuoco, alta circa 4.500 metri, che è stata parzialmente oscurata dalla presenza di nuvole.

La cenere emessa dall’Etna stata poi trasportata dal vento ed è ricaduta su diversi paesi e città della provincia di Catania, in particolare a Milo, Zafferana Etnea, Giarre e Riposto, creando disagi alla circolazione.

Fortunatamente questa volta l’eruzione, che si è ormai conclusa, non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Fontanarossa di Catania.

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Fonte: INGV Vulcani 

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