La resilienza è la chiave per una vita piena e soddisfacente, nonostante gli imprevisti e le batoste: ecco come diventare più resilienti
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Resilienza: è una parola che riecheggia spesso quando si tratta di crescita personale e di strategie per il benessere psicofisico, ma a cosa facciamo riferimento di preciso? E possiamo provare a coltivarla e alimentarla dentro di noi?
Si tratta, in pratica, di quell’insieme di comportamenti, pensieri e azioni che ci permettono di risollevarci dopo una batosta, un trauma o un infortunio, utili anche ad affrontare lo stress e i problemi della vita quotidiani.
Immaginiamo un giungo o un filo d’erba: questo, sferzato dal vento, non si spezza come potrebbe fare il rigido tronco di un albero, ma si piega, assecondando la forza del vento che non può contrastare – salvo poi tornare ad assumere il suo posto quando la tempesta è finita.
Ecco, la resilienza è proprio questo: significa riuscire ad affrontare i problemi della vita, piccoli o grandi che siano, senza lasciarci travolgere da essi e senza perdere la nostra integrità.
Essere resilienti significa sviluppare un maggior senso di controllo di fronte alle situazioni della vita, creare connessioni sociali, mostrare accettazione del dolore (che non vuol dire passiva rassegnazione, ovviamente): i benefici di questo atteggiamento sul nostro stato psicofisico sono numerosi.
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Come coltivare e far germogliare la resilienza che è in noi
La resilienza può essere paragonata a un muscolo e come tale deve essere allenata e rafforzata per poter ignorare sempre di più diversi aspetti della nostra vita. Possiamo anche provare a paragonarla a una pianta da far germogliare e crescere innaffiandola ogni giorno. Ecco 10 consigli per portare più resilienza nella nostra vita.
Agisci
Il primo modo per coltivare la resilienza è sicuramente quello di non fermarsi di fronte agli ostacoli, al giudizio degli altri o alle nostre stesse aspettative ma di agire nonostante tutto.
Anche un piccolo passo compiuto ogni giorno contribuisce a creare un piacevole e gratificante senso di realizzazione che, mattoncino dopo mattoncino, ci permetterà di rialzarci dopo la caduta.
Implementa nuove risorse
Sono numerose le attività che possiamo introdurre nelle nostre giornate per ritrovare la connessione con noi stessi, migliorare la consapevolezza relativa alle nostre capacità e potenzialità e, di conseguenza, aumentare la nostra resilienza agli eventi della vita.
Queste possono essere lo yoga, la meditazione, l’esercizio fisico, le passeggiate nella natura – ma anche attività manuali che si possono svolgere in casa come la pittura, il ricamo, il bricolage o il giardinaggio.
Sii flessibile
La rigidità è la nemica numero uno della resilienza: se abbiamo detto che essere resilienti è come essere un giunco che si piega a causa del vento ma non si spezza mai, certamente per essere più resilienti dobbiamo imparare ad essere meno rigidi – altrimenti rischiamo di spezzarci al primo colpo di vento!
Se una cosa non è perfetta o se una situazione non è esattamente come noi la vogliamo evitiamo di arrabbiarci e di vedere il bicchiere mezzo vuoto. Potrebbe trattarsi di una vittoria parziale ma sarà comunque un piccolo traguardo, un piccolo passo verso il nostro obiettivo.
Allo stesso modo, se siamo troppo stanchi per affrontare una certa attività, diamo a noi stessi il permesso di riposare e di prendiamoci una pausa da tutto.
Dopo un piccolo momento di pausa saremo certamente in grado di recuperare, recupereremo le nostre energie e saremo in grado di affrontare meglio il problema.
Pratica l’ottimismo
La maggior parte di ciò che ci accade dipende dal nostro modo di vedere e interpretare la vita. Se abbiamo un atteggiamento ostile e pessimista nei confronti degli eventi, non dobbiamo sorprenderci se tutto ci andrà male.
Al contrario, sviluppare un atteggiamento più ottimista e iniziare a vedere i lati positivi delle diverse situazioni ci permetterà di affrontare anche i problemi e le difficoltà con più elasticità mentale.
Chiedi aiuto
Molte persone sono restie a chiedere aiuto perché lo ritengono una missione di debolezza. In realtà siamo animali sociali e in quanto tali siamo fatti anche per aiutarci a vicenda.
Quando ci rendiamo conto di non riuscire a superare un problema con le sole nostre forze, perché non chiedere aiuto a un amico, a un parente, al partner o addirittura a una persona esperta?
Questo ci permetterà di essere meno stressati e al tempo stesso di dare priorità alle cose che veramente contano nella vita. Inoltre, una relazione basata sul reciproco aiuto – sia essa familiare, amicale o amorosa – è una relazione più sana e più autentica.
Non rimuginare
Pensando ossessivamente agli eventi già passati, chiedendosi come sarebbero potuti andare se avessimo fatto decisioni diverse o addirittura continuando ad assumerci le colpe di ciò che è successo, è inutile e controproducente.
Il passato non si può cambiare – sia esso positivo o negativo. Ciò che possiamo fare è vivere il presente nel miglior modo possibile e utilizzare le opportunità e le occasioni che abbiamo oggi per costruire il nostro futuro.
Leggi anche: Basta rimuginare! Come spegnere il cervello e smettere di pensare troppo per vivere meglio
Il dolore di oggi non dura per sempre
Se stiamo vivendo un momento drammatico, un dolore o un problema che sembra insormontabile, è naturale che vedere la luce in fondo al tunnel ci sembra impossibile. Eppure si tratta soltanto di un momento della nostra vita, un capitolo della nostra storia.
Qualsiasi momento problematico o doloroso non è destinato a durare per sempre e questa è una cosa che dobbiamo considerare per portare un po’ più di ottimismo nella nostra vita.
Ricordati di altre vittorie
Questa frase è collegata al punto precedente, proprio perché la vita è fatta di alti e bassi, di momenti positivi e di momenti drammatici e dolorosi.
Nei momenti più bui ricordiamoci dei problemi che abbiamo superato nel passato, di come ne siamo usciti fortificati e di come il nostro impegno sia stato fondamentale nel trovare una soluzione.
Sicuramente ricordare gli ostacoli superati e i momenti difficili che sono già alle nostre spalle è un ottimo modo per rimboccarsi le maniche e lavorare sulle difficoltà del presente.
Coltiva la gratitudine
Ne abbiamo parlato spesso all’interno dei nostri articoli e si tratta di un sentimento potente e in grado di cambiare davvero la nostra vita in positivo: quando apprezziamo con gratitudine ogni piccolo momento delle nostre giornate, saremo di umore migliore, saremo più propensi a essere ottimisti e resilienti, e in generale saremo anche più felici.
Leggi anche: Diario della gratitudine: come e perché iniziare a scriverne uno proprio oggi
Riscrivi la tua storia
Talvolta siamo così concentrati sul nostro dolore personale, sulla nostra impossibilità di trovare una soluzione al problema che ci affligge, che non riusciamo a vedere altro.
In questo caso gli psicologi consigliano l’utilizzo di una tecnica detta “riformulazione”. Si tratta, in pratica, di partire dalla difficoltà che ci è successa per immaginare quali cambiamenti positivi essa abbia portato nella nostra vita.
È difficile e può sembrare un’assurdità, ma in questo cambiamento di prospettiva si nasconde il segreto della resilienza. Potremmo aver subito un lutto verso una persona cara, oppure aver avuto una malattia molto grave.
Al posto di concentrarci sugli aspetti negativi di queste esperienze, certamente dolorose, proviamo a concentrarci sull’insegnamento che queste ci hanno lasciato, sulla rete di supporto che si è creata attorno a noi, sulla nostra capacità di affrontare il lutto o la malattia.
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