Il prezzo medio del panettone artigianale è salito a 30-35 euro al chilo, rispetto ai 26/28 euro di due anni fa, con ulteriori aumenti se consideriamo le pasticcerie di lusso. Anche per i panettoni del supermercato non va meglio e si registrano aumenti medi del 37%, i produttori stanno però tentando di contenere i prezzi (riducendo in alcuni casi le confezioni)
Il panettone è il simbolo natalizio per eccellenza ma, ahimé, già da alcuni anni abbiamo visto lievitare piano piano i costi di questo prodotto tanto amato. Fino ad arrivare ad oggi quando, tra aumentati prezzi di energia e materie prime utili alla produzione di questo dolce, si è arrivati ad accumulare un bel incremento finale dei prezzi al consumatore.
Secondo le stime, il prezzo del panettone è aumentato del 37% negli ultimi due anni per i prodotti che si acquistano al supermercato, mentre per le varianti artigianali, nelle pasticcerie più rinomate (come quelle degli chef stellati Niko Romito e Da Vittorio a Milano) si arriverà a pagarlo addirittura fino a 55 euro al chilo.
Attualmente, il costo medio di un panettone artigianale si attesta tra i 30 e i 35 euro al chilo, registrando un aumento rispetto ai 26/28 euro di due anni fa.
Ma a cosa è dovuto questo incremento esponenziale? Si tratta di una combinazione di fattori ma principalmente è da imputare ai costi elevati delle materie prime.
Come ha spiegato Stefano Vergani, amministratore delegato dell’azienda familiare omonima al Corriere della Sera, conta l’impatto di anni di tensioni sui costi che devono sostenere i produttori, in particolare per acquistare ingredienti utili alla realizzazione del panettone oltre che per gas ed energia:
Adesso costa molto l’uva sultanina della Turchia e lo zucchero è ai massimi storici. (…) Secondo i nostri dati, rispetto al periodo prebellico il costo dell’energia registra un più 160%, il gas più 153%, il frumento più 39, il burro più 54, le uova più 91.
Aumenti così drastici non possono essere ignorati ma le aziende stanno cercando di trovare soluzioni per mitigare l’impatto sui consumatori che rischiano sennò di dover rinunciare al tradizionale panettone, anche se le vendite nonostante i prezzi sembrano non calare. Una strategia è quella di proporre prodotti in versione ridotta (in questo caso facciamo sempre attenzione al prezzo al chilo!).
Matteo Cunsolo, presidente dell’Associazione panificatori di Confcommercio Milano, conferma questa situazione critica e ha dichiarato che il costo medio di vendita dei panettoni artigianali è cresciuto di circa il 20% rispetto al periodo precedente alla guerra in Ucraina. Tuttavia, i panificatori stanno cercando di limitare gli aumenti per non gravare eccessivamente sulle tasche dei consumatori.
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