“Sono tutto ciò che mi resta”: costretta a lasciare Gaza, porta con sé tutti i suoi animali

Una donna palestinese di Gaza mostra a una giornalista i suoi averi più cari: gli animali. Ha lasciato tutto, ma loro no. Loro vengono assieme a lei, ovunque si sposti. I video dei suoi uccelli e di una testuggine apparsi nella rete hanno commosso gli utenti, che le augurano di non perdere mai il sorriso, la sua bontà e la sua gentilezza

A Gaza la situazione è terrificante. Mentre la guerra tra Israele e Hamas prosegue incessantemente, ovunque c’è morte e distruzione. Case rase al suolo, scuole e ospedali bombardati, vittime di tutte le età e specialmente bambini.

Dopo l’apertura dei corridoi per consentire l’evacuazione dei civili, in molti hanno già lasciato la Striscia. C’è chi abbraccia i pochi amici rimasti e si carica sulle spalle quello che può e chi, invece, lascia la propria abitazione spostandosi di poco e scegliendo di portare con sé solo i suoi affetti più cari: gli animali. 

Così ha fatto una donna di nome Fakher Taj, che per nessuna ragione al mondo ha voluto separarsi da un pappagallo, altri 3 uccelli e una piccola testuggine. L’ha incontrata la giornalista Plestia Alaqad, che documenta gli orrori di Gaza e che ha scambiato con lei qualche chiacchiera mentre faceva la conoscenza della tartarughina.

Di comune accordo hanno deciso di chiamarla Plestia. Sorridono, mentre la giornalista tiene la sua omonima Plestia sul dorso della mano. Trascorrono insieme una mezz’ora, dandosi coraggio e restituendosi il sorriso a vicenda.

Si percepiscono da subito la gentilezza e l’animo buono di Fakher Taj. Saluta i suoi animali con dolcezza, scherza e presenta la sua tenda chiamandola “il palazzo dello sceicco Zayed”. È piccola, ma può ospitare chiunque abbia un cuore.

L’amore è la sua forza, la protegge proprio come il carapace protegge la minuscola Plestia. Qualcuno ha commentato queste immagini scrivendo che le tartarughe sono “note per la loro saggezza, pazienza e forza. Sono anche simboli di buona fortuna, lunga vita e protezione”.

È l’augurio che il web fa a Fakher Taj e ai suoi animali, alla giornalista Plestia Alaqad e a tutti i popoli oppressi dalla guerra.

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Fonte: byplestia/Instagram

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