Mattanza di polli in un allevamento marchigiano dove migliaia di esemplari sono morti soffocati in un capannone. Il furto di cavi di rami ha provocato un blocco del sistema di aerazione e l'uccisione degli animali. Non si tratta che dell'ennesima strage avvenuta in un allevamento intensivo
Migliaia e migliaia di polli soffocati all’interno di un capannone. È strage di animali in un allevamento intensivo delle Marche a causa della carenza di ossigeno quando il sistema di aerazione ha smesso di funzionare. Sono morti tutti, per asfissia, tra sofferenze indicibili.
È successo in zona Cannuccia di Piandelmedico, Jesi, nell’allevamento a marchio Fileni quando un gruppo di malviventi ha organizzato un furto di cavi di rame. Non si conosce con certezza il numeri di esemplari morti.
Alcune fonti parlano di 120mila polli, altre di una cifra che porta le morti al doppio ossia a 240mila animali. La differenza, in termini di vite, è notevole. Erano esseri viventi, non pochi spicci.
Stando a quanto riferito dai media locali, i ladri sarebbero riusciti a mettere le mani sull’oro rosso in un capannone ancora in fase di realizzazione. Nello stabilimento già avviato, invece, il tentativo sarebbe stato vano, ma la banda avrebbe provocato l’interruzione della fornitura di energia elettrica sterminando i polli.
Non c’è stato nulla da fare poiché per gli animali degli allevamenti non vi è alcuna possibilità di salvarsi, non vi è via di scampo. Sono destinati a morire, in un modo o nell’altro.
Le associazioni animaliste denunciano da sempre l’assenza di piani di evacuazione in caso di emergenze e incidenti. Niente può evitare queste stragi.
Così è accaduto in un allevamento in provincia di Pavia dove 10mila tacchini sono stati bruciati vivi dalle fiamme quando un incendio è divampato all’interno di un capannone e così è successo ora nelle terre marchigiane in cui gli allevamenti di polli stanno stravolgendo il paesaggio.
La località Cannuccia di Piandelmedico si trova infatti nella cosiddetta “valle dei polli”, un’area dominata dagli stabilimenti di polli da carne. Nel corso degli anni i cittadini si sono mobilitati per ostacolare le nuove aperture di allevamenti e proteggere il territorio dai rischi inquinamento.
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