Vittoria! In Perù il divieto dei matrimoni precoci diventa legge

Con 113 voti favorevoli, 0 contrari e 3 astenuti, il Congresso della Repubblica ha finalmente approvato il divieto dei matrimoni precoci in Perù. Un decisivo passo in avanti, ma il Paese ha ancora molto da fare

Il matrimonio tra minorenni viene proibito in tutte le sue forme: così il Perù fa un decisivo e storico passo in avanti verso la fine di questa pratica che calpesta ogni diritto umano.

La sessione plenaria del Congresso della Repubblica ha infatti approvato nelle scorse ore, con oltre 113 voti favorevoli dei diversi partiti e tre astensioni, il testo sostitutivo che propone di eliminare i matrimoni precoci.

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Ottime notizie! Accogliamo con favore l’approvazione, nella Sessione Plenaria del Congresso, dell’iniziativa legislativa che vieta i matrimoni precoci in Perù. Si tratta di una pietra miliare importante per bandire pratiche che ledono i diritti fondamentali delle ragazze e degli adolescenti. Con questo il Perù fa un passo avanti nella sua decisione di essere un paese più egualitario che protegge i diritti dei bambini e degli adolescenti, si legge nella nota.

La nuova legge è stata approvata in prima e seconda votazione, e prevede anche che i minorenni sposati prima della legge possano annullarli.

Bene, ma non benissimo…

Il Perù rimane comunque un Paese che ha molto da fare ancora sul fronte delle coppie e della vita sessuale. Secondo i dati di Amnesty, da gennaio il ministero delle Donne e della popolazione vulnerabile ha registrato 25.403 casi di violenza sessuale (nel 95% dei casi la vittima era una donna) e 7.549 stupri di minori. L’ufficio del difensore civico ha inoltre riportato 124 femminicidi; in 21 casi inizialmente le donne erano state dichiarate scomparse.

A maggio, in più, il Congresso ha approvato una legge che consente ad alcune organizzazioni dei genitori di opporsi formalmente ad alcuni aspetti dei programmi scolastici, indebolendo il diritto di ricevere un’educazione sessuale completa. E a giugno, è stata presentata al Congresso una proposta di legge che, se approvata, pregiudicherebbe l’accesso all’aborto.

Il Perù, infine, è rimasto uno dei pochissimi paesi del Sud America a non riconoscere l’identità transgender o il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

I matrimoni precoci e la crisi climatica, un nesso cui nessuno fa caso

Un report di Save the Children parla chiaro: sono 29,9 milioni gli adolescenti che vivono nei 10 Paesi con il più alto numero di matrimoni infantili e, a causa dell’aggravarsi della crisi climatica e della povertà, questa cifra è destinata ad aumentare a 39,9 milioni entro il 2050. Un dato sconcertante, nel disinteresse generale.

Fra i Paesi più a rischio spiccano la Repubblica Centrafricana, Ciad e Guinea, il Burkina Faso, il Malawi, il Mali, il Mozambico, i l Niger, Sudan del Sud, a cui si aggiunge anche il Bangladesh. Qui la siccità e le conseguenti carestia stanno diventando delle piaghe sempre più frequenti e non mancano i cicloni e le violenti alluvioni, che finiscono per distruggere le abitazioni precarie realizzate in paglia e canne.

QUI il report completo.

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Fonte: Ministerio de la Mujer y Poblaciones Vulnerables

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