In troppi vogliono abbracciare le sequoie e un Comune spagnolo valuta divieti e limitazioni per proteggere un monumentale bosco

Massiccia affluenza e comportamento irrispettoso di troppi visitatori in un monumentale bosco di sequoie hanno spinto un Comune spagnolo a valutare urgenti provvedimenti

Rifugiarsi nella natura è una delle attività migliori per riconciliarsi con se stessi in momenti turbolenti della vita. Aiuta ad alleviare l’ansia, a scacciare le preoccupazioni e a sentirsi subito meglio. Essere in contatto con la natura vuol dire incamminarsi in sentieri, passeggiare in silenzio tra le voci del verde, abbracciare gli alberi.

Se per molti, però, questa terapia – e nello specifico l’abbracciare gli alberi – rigenera e contribuisce al benessere della persona, per parchi e foreste non si tratta sempre di una pratica antistress. Lo dimostra il caso delle sequoie di Cabezón de la Sal, in Spagna.

Sul Monte Cabezón, a pochi kilometri dal paese della comunità autonoma della Cantabria, si trova uno spettacolare bosco con oltre 800 sequoie della prima metà del Novecento. Migliaia di turisti visitavano ogni anno questo luogo dichiarato monumento naturale nel 2003 e tutti vogliono abbracciare le sequoie.

C’è chi ne sente la reale esigenza e chi, invece, lo fa solo per avere del materiale da condividere nella rete. Da quando abbracciare gli alberi è diventato di tendenza, non c’è una persona che non si fa scattare una foto mentre si avvinghia con le braccia attorno al tronco delle sequoie o posa sorridendo davanti a una di queste.

Per farlo, turista dopo turista calpesta il terreno attorno degli alberi, finendo anche per rendere le radici “nude”. Ma, purtroppo, non finisce qui. Molti, per non dimenticare questa esperienza, decidono di portarsi a casa un souvenir. È così che le sequoie vengono depredate della loro corteccia e il bosco si deteriora. 

La massiccia affluenza, mista al comportamento irrispettoso di troppi viaggiatori, ha spinto il sindaco di Cabezón de la Sal a prendere provvedimenti. Il primo cittadino Óscar López starebbe valutando diverse misure. Tra le proposte vi sono l’introduzione di un biglietto di ingresso, il prolungamento della passerella pedonale che dà accesso al bosco per evitare che i turisti si avvicinino alle sequoie e una maggiori sorveglianza.

Sebbene attualmente non esista alcuna regola che vieti ai frequentatori del bosco di toccare le sequoie, la foresta di Cabezón de la Sal è in pericolo. Le raccomandazioni non bastano più. Con 200.000 visitatori all’anno, così non si può più continuare.

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Fonte: Agencia EFE

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