I genitori di Gaza stanno scrivendo i nomi dei loro figli sulle gambe e sulla pancia perchè possano essere identificati

La guerra Hamas-Israele continua e a Gaza la situazione è atroce. I genitori scrivono i nomi dei loro figli sulle gambe e sulla pancia in modo che possano essere identificati, anche, purtroppo, dopo la morte. Nella guerra non ci sono né vincitori né vinti, solo tante, troppe, vittime innocenti...

In Palestina prosegue, senza tregua, la strage di innocenti. Sono oltre 2300 i bambini della Striscia di Gaza che hanno perso la vita sotto le bombe. Più di 2000 vita di minori cancellate nel più atroce dei modi nel giro di circa due settimane, come riporta l’Unicef.
E nella disperazione più totale, migliaia di mamme e papà stanno scrivendo i i nomi dei loro figli sulle gambe e sulla pancia affinché quei corpi possano essere identificati dopo la morte, come testimoniano le strazianti immagini che circolano sui social, riprese anche dalle più importanti emittenti televisive. Nessun posto è sicuro e tutti hanno paura. Nelle guerre non ci sono né vincitori né vinti, solo tante, troppe, vittime innocenti.

Abbiamo alcuni casi in cui i genitori hanno scritto i nomi dei loro figli sulle gambe e sull’addome” racconta alla CNN Abdul Rahman Al Masri, responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale Martiri di Al-Aqsa – Ciò significa che si sentono presi di mira in qualsiasi momento e possono essere feriti o martirizzati

Il terrore è ovunque, anche quello che le persone non possano essere nemmeno identificate dopo il decesso. L’inchiostro nero è un piccolo segno della paura e della disperazione provate dai genitori. Il tutto è scoppiato dopo il terribile attacco del 7 ottobre, quando, secondo il Ministero della Sanità dell’Autorità Palestinese nella Cisgiordania occupata, il bilancio delle vittime a Gaza dal 7 ottobre è salito a oltre 5.000 e più di 15.000 feriti.

Nelle ultime due settimane centinaia di bambini sono stati estratti dalle macerie degli edifici colpiti da attacchi aerei in quello che è uno dei luoghi più densamente popolati del mondo, e molti di loro resi irriconoscibili dalle ferite riportate.

Molti bambini sono scomparsi, molti arrivano qui con il cranio rotto… ed è impossibile identificarli, solo attraverso quella scritta vengono identificati.

Manca cibo, manca acqua, manca anche l’elettricità (necessaria anche a far funzionare macchine salvavita) e purtroppo mancano anche medicinali essenziali.

Attualmente abbiamo persone operate senza morfina. È appena successo a due bambini – racconta Leo Cans, responsabile della missione a Gerusalemme di Medici Senza Frontiere – Abbiamo tanti bambini che purtroppo sono tra i feriti, e stavo discutendo con un nostro chirurgo, che ieri ha ricevuto un bambino di 10 anni, ustionato sul 60% della superficie corporea, e non ha potuto prendere antidolorifici.

@muslim

They are writing their names on their hands in case their bodies are found after Israeli air strikes them.. 💔🇵🇸 (via @trtworld) #muslim #islam

♬ original sound – Muslim

Gli ospedali sono al collasso.

È impossibile per qualsiasi ospedale al mondo ammettere questo numero di feriti. Non ci sono stanze né letti d’ospedale per queste lesioni. I feriti sono davanti alla porta delle sale operatorie e uno sopra l’altro, ognuno in attesa del proprio turno per un’operazione

E in questa disperazione c’è chi ha bisogno almeno di avere un nome, anche solo da morto, morto innocente per una guerra, l’ennesima, dei potenti.

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Fonti: CNN /CNN/Instagram

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