Svolta storica del Cile: è il primo Paese al mondo ad approvare una legge sull’ecocidio

Il Cile ha approvato una legge sull’ecocidio, diventando il primo Paese al mondo a farlo, che consolida e incorpora i reati contro l’ambiente

Il Cile ha recentemente approvato una legge pionieristica sull’ecocidio, rendendosi il primo Paese al mondo a farlo. La nuova legge sui crimini economici, nota anche come “legge dei crimini del colletto”, rappresenta un’ampia riforma del codice penale cileno.

Questa legge ha introdotto il titolo “Tentativi contro l’ambiente” nel codice penale, armonizzando la definizione internazionale di ecocidio con la legislazione nazionale. La legge 21.595 ha consolidato e incorporato i reati contro l’ambiente, che precedentemente erano dispersi in vari corpi giuridici.

Prima di questa legge, tali reati erano disciplinati da diverse leggi, come il Codice delle Acque, la Legge Forestale e la Legge sui Monumenti Nazionali, senza criteri chiari per giustificare le azioni dannose per l’ambiente. La nuova legge sostituisce il vecchio paragrafo 13 del Titolo VI del Libro II del Codice Penale con uno nuovo dedicato ai “Tentativi contro l’ambiente”.

Sono introdotti nuovi reati ambientali

Come detto, questa innovativa legislazione introduce nuovi reati ambientali, tra cui l’elusione del sistema di valutazione dell’impatto ambientale, sanzioni ambientali reiterate, estrazione illegale di acqua e grave danno ambientale. Ad esempio, chi scarica sostanze inquinanti in acque marine o continentali senza sottoporsi alla valutazione dell’impatto ambientale può essere punito con la reclusione fino a tre anni.

La legge si estende anche alla definizione di ecocidio, un termine coniato nel 1970 che si riferisce alla “distruzione su larga scala della vita vegetale o animale, l’avvelenamento dell’atmosfera o delle risorse idriche e qualsiasi altra azione che possa causare un disastro ambientale”. Il concetto di ecocidio è stato ora incorporato nella legislazione cilena nei nuovi articoli da 308 a 310 ter del Codice penale, che trattano i casi di grave danno all’ambiente.

Inoltre vengono introdotte alcune modifiche alla legge che regola le competenze della Sovrintendenza all’Ambiente (SMA) e del Servizio di Valutazione Ambientale (SEA), includendo reati come occultamento di informazioni nel processo di valutazione ambientale e mancato rispetto delle misure cautelari o delle sanzioni imposte dalla SMA.

Il primo paese al mondo ad adottare integralmente gli elementi della definizione internazionale di ecocidio nella legislazione

La legge 21.595 classifica i reati ambientali preesistenti come reati economici di seconda e terza categoria, riorganizzandoli in modo sistematico. Questo passo avanti fa del Cile il primo Paese al mondo ad adottare integralmente gli elementi della definizione internazionale di ecocidio nella sua legislazione nazionale.

Nonostante questo progresso significativo, l’applicazione efficace della legge richiede ancora un adeguato regolamento degli standard di emissione e della qualità ambientale. Attualmente la mancanza di personale e risorse per l’applicazione delle norme potrebbe limitare la capacità di sanzionare gravi danni ambientali.

Il passo successivo potrebbe essere il riconoscimento formale da parte del governo cileno dell’ecocidio come quinto crimine contro la pace nello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale. Anche se questa azione è stata richiesta in una risoluzione parlamentare, è ancora in attesa di concrete realizzazioni. Tuttavia il governo potrebbe esprimere il suo sostegno in un contesto internazionale per rafforzare la protezione della natura a livello globale.

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Fonte: Legge 21.595

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