Il nuovo rapporto evidenzia che il 37% dei prodotti a base di cereali in Europa contiene residui di pesticidi, con un totale di 65 fitofarmaci diversi rilevati (tra cui ovviamente non manca il glifosato)
![pesticidi tossici](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2023/04/san-gimignano-1.jpg)
Un nuovo rapporto pubblicato da Foodwatch, intitolato “The Dark Side of Grains,” ci mostra la preoccupante situazione dei cereali (e di tutti i prodotti trasformati che li contengono) in Europa. Secondo il rapporto, ben un terzo dei prodotti a base di cereali esaminati contengono residui di pesticidi.
L’indagine, condotta su 20 rivenditori al dettaglio di alcuni Paesi Ue tra cui Germania, Francia, Paesi Bassi e Svizzera, ha testato diversi tipi di cereali, anche sotto forma di farina oltre che pane e panini di frumento.
Più nello specifico, sono stati esaminati 2.234 campioni e 837 contenevano uno o più pesticidi. Dei 1215 residui trovati in totale, 18 residui in 14 campioni superavano i Limiti Massimi di Residui (LMR).
Il rapporto in sintesi rivela che il 37% dei prodotti cerealicoli contiene almeno un pesticida, con un totale di 65 differenti pesticidi identificati.
I cereali più contaminati
Questa diffusa contaminazione varia notevolmente da un tipo di cereale all’altro, con meno del 10% dei campioni di farro e segale che mostrano residui di pesticidi, mentre la percentuale sale a quasi il 90% nei prodotti a base di frumento.
Farine, avena laminata e pane mostravano tassi di rilevamento più elevati rispetto ai cereali non lavorati. Il pane e i panini (sia bianchi che integrali) sono stati principalmente testati nell’Irlanda del Nord, con quasi il 90% dei campioni che contenevano pesticidi.
Un dato ancor più preoccupante emerge in particolare dalla Germania, dove il 45% dei pesticidi utilizzati nel Paese è concentrato sulla coltivazione di grano e orzo. Questo utilizzo massiccio di pesticidi nei prodotti cerealicoli costituisce una grave minaccia per la biodiversità, il clima e la qualità del suolo.
L’uso estensivo di pesticidi nella produzione di cereali rappresenta un ostacolo fondamentale sul percorso verso un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente nell’Unione Europea. Come ha sottolineato Jörg Rohwedder, il Direttore Esecutivo di Foodwatch International:
Il percorso verso un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente nell’UE passa inevitabilmente per prodotti cerealicoli privi di pesticidi.
@FoodWatch
La responsabilità dei supermercati
Un aspetto fondamentale evidenziato nel rapporto è il ruolo dei supermercati nella catena di produzione alimentare. Come si legge sul sito di FoodWatch:
Ai supermercati piace fare belle promesse ambientali, ma gran parte dei loro prodotti – dal pane alla pasta – sono realizzati utilizzando enormi quantità di pesticidi dannosi come il glifosato. Le aziende non vogliono parlare di questo lato oscuro del grano.
Nella seguente infografica potete vedere i pesticidi trovati nel grano e nei prodotti a base di grano presi a campione.
@FoodWatch
Per affrontare questa situazione critica, è stata lanciata una petizione online con l’obiettivo di sollecitare rivenditori come Albert Heijn, Carrefour, Aldi e Lidl a impegnarsi a vendere solo prodotti cerealicoli privi di pesticidi entro il 2025 (la Migros svizzera già sostiene questo tipo di produzione).
Foodwatch sottolinea che un futuro senza pesticidi nei cereali non solo è necessario per la salute umana e l’ambiente, ma è anche fattibile. Il rapporto fa appello a una transizione completa verso cereali e prodotti a base di cereali privi di pesticidi appunto entro il 2025.
Inoltre, affinché gli agricoltori possano guidare questa transizione, è fondamentale che gli aiuti agricoli dell’UE siano ridistribuiti, e l’uso di pesticidi dovrebbe essere consentito solo come ultima risorsa in caso di emergenza.
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Fonte: Foodwatch
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