Migliaia di pulcini maschi possono essere risparmiati da una morte brutale per triturazione (ecco come)

Uccisione pulcini maschi: le associazioni animaliste si appellano al Governo per l'eliminazione delle deroghe che consentiranno comunque l'abbattimento degli esemplari maschi appena nati anche se non tramite triturazione. Serve maggiore chiarezza e più protezione affinché la sofferenza degli animali sia ridotta davvero al minimo

Si è concluso da poco l’esame del decreto attuativo che porterà anche in Italia il divieto di uccisione dei pulcini maschi appena nati tramite triturazione, una pratica abominevole contro la quale si battono organizzazioni nazionali e internazionali.

Il testo di legge, approvato il mese scorso, prevede però delle deroghe che consentiranno l’abbattimento degli esemplari maschi attraverso altri metodi. I pulcini continueranno quindi a morire, solo in altro modo e in altre circostanze.

Tali eccezioni, assieme ad alcuni punti contestati dagli esperti, hanno allarmato le associazioni in difesa dei diritti degli animali. Animal Equality, CIWF Italia, Essere Animali, Animal Law Italia e LAV chiedono dunque al Governo italiano una revisione del decreto mediante la rimozione delle deroghe aggiuntive e non solo.

I tempi delle procedure di ovosessaggio

Per garantire a 360° i criteri di benessere animale, i vari enti si appellano all’obbligo di sessaggio per tutti i tipi di uova oltre che a una rivalutazione della tempistica delle tecniche che consentono di conoscere anticipatamente il sesso del pulcino. Attualmente il limite fissato dal Governo è il 14° giorno di incubazione dell’uovo, periodo ritenuto però eccessivo dalla comunità scientifica.

La comunità scientifica ha identificato infatti il nono giorno come limite massimo per il sessaggio per non provocare inutili sofferenze agli animali. Il nostro Governo dovrebbe adeguarsi a queste indicazioni dato che e il sesso del pulcino non sarà rilevato in tempi utile, l’animale appena nato potrà essere abbattuto.

Aggiornamento dei macchinari e stordimento dei pulcini in caso di uccisione

Le associazioni invitano caldamente il Governo a incentivare aggiornamenti regolari dei macchinari utilizzati per il sessaggio delle uova e, in caso di deroga, a prevedere lo stordimento dei pulcini maschi prima dell’abbattimento. Fondamentale sarebbe anche fare chiarezza sulla nuova destinazione per i pulcini maschi nati, rendendo prioritario l’affidamento degli animali ad associazioni e volontari.

Solo così si può parlare realmente di benessere animale. Fin quando questi punti non verranno presi in considerazione, il decreto resterà comunque incompleto.

Grazie al decreto del Governo, migliaia di pulcini maschi potranno essere risparmiati da una morte brutale per macerazione. Si tratta di un passo storico per i diritti degli animali in Italia, ma le eccezioni previste e il numero di giorni indicati come termine massimo per l’ovosessagio, rischiano di inficiare gli effetti della legge approvata nel 2022, ovvero porre fine una volta per tutte all’uccisione di milioni di animali appena nati che l’industria considera semplici scarti di produzione. I pareri prodotti dalle Commissioni, purtroppo, non allontanano questo grave pericolo, non essendo vincolanti, tuttavia invitano il Governo a riflettere su alcune scelte fondamentali. Chiediamo quindi al Governo stesso di considerare i rilievi espressi nei pareri delle commissioni e di agire per rimuovere le deroghe alle uccisioni dei pulcini maschi e ridurre fin da subito i giorni concessi per l’ovosessagio”, hanno dichiarato le associazioni.

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Fonte: Animal Equality

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