Secondo una recente ricerca il consumo di carne rossa lavorata e non, aumenta di circa il 60% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, aumentando così il rischio di sviluppare malattie cardiache, demenza e anche cancro
I tassi di diabete di tipo 2 stanno aumentando rapidamente nel mondo. Ciò è preoccupante perché la malattia rappresenta un importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari e renali, cancro e demenza.
In relazione a ciò, è stato evidenziato da un nuovo studio, che le persone che mangiano solo due porzioni di carne rossa a settimana possono avere un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto alle persone che consumano meno carne.
I ricercatori hanno anche scoperto che la sostituzione della carne rossa con fonti proteiche di origine vegetale, come i legumi o modeste quantità di latticini, è associata a un ridotto rischio di diabete di tipo 2.
I nostri risultati supportano fortemente le linee guida dietetiche che raccomandano di limitare il consumo di carne rossa, e questo vale sia per la carne rossa trasformata sia per quella non trasformata.
Lo studio
Per questo studio, i ricercatori hanno analizzato i dati sanitari di 216.695 partecipanti al Nurses’ Health Study (NHS), NHS II e Health Professionals Follow-up Study (HPFS).
La dieta è stata valutata con questionari sulla frequenza alimentare ogni due o quattro anni, per un massimo di 36 anni. Durante questo periodo, più di 22.000 partecipanti hanno sviluppato il diabete di tipo 2.
I ricercatori hanno scoperto che il consumo di carne rossa, compresa quella lavorata e non trasformata, era fortemente associato a un aumento del rischio di diabete di tipo 2.
I partecipanti che mangiavano più carne rossa avevano un rischio maggiore del 62% di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a quelli che ne mangiavano meno. Ogni porzione giornaliera aggiuntiva di carne rossa lavorata era associata a un rischio maggiore del 46% di sviluppare il diabete di tipo 2 e ogni porzione giornaliera aggiuntiva di carne rossa non trasformata era associata a un rischio maggiore del 24%.
I ricercatori hanno anche stimato i potenziali effetti della sostituzione di una porzione giornaliera di carne rossa con un’altra fonte proteica.
Hanno scoperto che la sostituzione con una porzione di frutta secca e legumi era associata a un rischio inferiore del 30%, mentre la sostituzione con una porzione di latticini era associata a un rischio inferiore del 22%.
Oltre ai benefici per la salute, inoltre, secondo i ricercatori sostituire la carne rossa con fonti proteiche vegetali sane aiuterebbe a ridurre le emissioni di gas serra e gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.
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Fonte: Science Direct
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