L’acqua è vita ed è fonte di pace: la Giornata dell’Alimentazione ci ricorda che è un diritto di tutti

Oggi 2,4 miliardi di persone vivono in Paesi soggetti a stress idrico. Molti sono piccoli agricoltori già in difficoltà a soddisfare le loro necessità quotidiane, in particolare donne, popolazioni indigene, migranti e rifugiati. La Giornata dell’Alimentazione 2023 non può non essere dedicata proprio a questa preziosissima risorsa: la sua mancanza è (anche) causa di conflitti sanguinosi

È necessario produrre cibo e altre materie prime agricole con minori quantità di acqua, garantendo al tempo stesso che venga distribuita equamente, salvaguardando i sistemi alimentari acquatici e garantendo un uguale accesso alle risorse idriche a tutti. Suona quasi come un controsenso il fil rouge della Giornata mondiale dell’Alimentazione che si svolge oggi, 16 ottobre.

Il tema per il 2023 è proprio “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare indietro nessuno” e in questi giorni in cui arrivano terribili notizie di guerra non si può non pensare all’emergenza per quei due milioni di palestinesi a Gaza: qui l’acqua è diventata”una questione di vita o di morte“, dicono dall’Unrwa, l’Agenzia Onu rifugiati palestinesi, mentre la Giornata mondiale dell’Alimentazione mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione di tutti i 2,4 miliardi di persone che vivono in Paesi con stress idrico, dove la scarsità d’acqua diventa una causa crescente proprio di conflitti.

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Il motivo? Come tutte le risorse naturali, l’acqua dolce non è infinita e “la rapida crescita della popolazione, l’urbanizzazione, lo sviluppo economico e il cambiamento climatico stanno sottoponendo le risorse idriche del pianeta a uno stress crescente”. A tutto ciò si aggiungono le guerre e ciò significa che, laddove accade, la mancanza d’acqua sottopone molti piccoli agricoltori, popolazioni indigene, migranti e rifugiati, a situazioni di pericolo e di degrado.

L’acqua, i numeri

Sono circa 600 milioni le persone che dipendono da sistemi alimentari basati soprattutto sull’acqua e che devono difenderla da inquinamento, deterioramento e dagli impatti dei cambiamenti climatici. Solo il 2,5% di tutta l’acqua presente sulla Terra è dolce e la maggior parte (72%) viene utilizzata per l’agricoltura.

La scarsità d’acqua ha un impatto significativo sull’agricoltura e sulla sicurezza alimentare. L’agricoltura utilizza il 70% dell’acqua dolce accessibile nel mondo, ma circa il 60% è sprecato a causa di sistemi di irrigazione e metodi di applicazione inefficienti e la coltivazione di colture che richiedono troppa acqua per l’ambiente in cui crescono. L’uso non coordinato dell’acqua esaurisce le falde acquifere, riduce i flussi dei fiumi e degrada gli habitat della fauna selvatica. Inoltre, entro il 2050, fino all’84% delle terre coltivabili in tutto il mondo potrebbe subire una carenza di risorse idriche adeguate se le pratiche attuali continueranno, causando potenzialmente gravi carenze alimentari.

Cosa possiamo fare noi?

Con l’acqua si produce cibo, energia e persino i vestiti che indossiamo. Le nostre scelte di ogni giorno hanno un impatto sulle preziose risorse naturali nel nostro ambiente: possiamo imparare a risparmiare acqua e a contribuire perché nessuno sia lasciato senza questo bene prezioso. Le nostre azioni, grandi o piccole, possono fare la differenza.

  • Mangiamo cibo locale e di stagione: preferiamo il cibo prodotto vicino a noi, che non ha dovuto viaggiare a lungo, e scegliamo frutta e verdura di stagione, che richiedono meno acqua per essere prodotte
  • Mangiamo più cibi freschi: quando facciamo la spesa, preferiamo i prodotti freschi, che non solo sono generalmente più sani, ma sono fatti con meno acqua di quelli trasformati e conservati
  • Riduciamo gli sprechi alimentari: ci vuole molta acqua per produrre cibo e portarlo dalla fattoria alla tavola. A tutto il cibo perso e sprecato si aggiunge l’acqua sprecata per produrlo. Conservare nel modo giusto il cibo aiuta a pianificare i pasti e a ridurre gli sprechi alimentari
  • Non sprechiamo acqua: non disperdere acqua permette di risparmiare energia e denaro. Facciamo docce più brevi, non lasciamo scorrere il rubinetto; annaffiamo le piante raccogliendo l’acqua piovana o usando l’acqua con cui sono state bollite le verdure senza sale
  • Risparmiamo energia: attualmente, il 90% dell’energia prodotta consuma anche acqua. Spegniamo i dispositivi elettronici come smartphone, computer o tablet quando non li utilizziamo. In casa, teniamo le luci accese solo dove servono
  • Non inquiniamo l’acqua:sembra ovvio, eppure va ricordato. L’inquinamento danneggia il nostro ambiente. A casa, ci sono diversi modi per non inquinare l’acqua: non versare rifiuti alimentari, oli, medicinali e prodotti chimici nel water o negli scarichi. Se possiamo, usiamo detergenti ecologici per lavarci e per pulire la casa. Un’altra buona idea è svuotare regolarmente la fossa settica, cioè la vasca utilizzata per il trattamento delle acque di scarico, per evitare contaminazioni e problemi all’ambiente
  • Acquistiamo in modo sostenibile: quando acquistiamo vestiti, meglio scegliere fibre naturali e organiche come il cotone piuttosto che le fibre sintetiche. I materiali sintetici come il poliestere rilasciano microplastiche che possono entrare nei nostri sistemi idrici, negli oceani e, alla fine, nella catena alimentare

Dal 16 al 20 ottobre, si svolgeranno diversi eventi in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2023, tra cui il Forum Mondiale dell’Alimentazione, il Forum Mondiale della Gioventù, il Forum della Scienza e dell’Innovazione e il Forum d’Investimento. Il Forum d’Investimento è dedicato alle iniziative trainate dai singoli Paesi per promuovere gli investimenti in favore dell’agricoltura sostenibile.

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Fonte: FAO

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