Un recente dibattito, nato da un reel di Clio Make Up su Instagram, ha sollevato una serie di domande (e polemiche) sulle tinte per capelli e su quanto ne sappiamo davvero. A fare chiarezza è la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino
Indice
Negli ultimi anni vediamo spesso le tinte per capelli non solo dal parrucchiere e al supermercato ma anche sui social, dove diversi influencer mostrano come utilizzarle e i risultati, in alcuni casi scatenando una serie di commenti e polemiche.
In questi giorni sta facendo parlare di sé il reel pubblicato da @cliomakeup_official, in cui la nota beauty influencer pubblicizza la nuova linea di tinte Garnier. Molti utenti, infatti, mettono in dubbio che Clio possa aver raggiunto da sola un simile risultato, ipotizzando invece che sia andata da un parrucchiere.
https://www.instagram.com/p/CyFwG9KIfGn/
Questo semplice video è l’occasione giusta per riportare l’attenzione dei consumatori sulla scienza e la chimica che stanno dietro alle tinte per capelli e su quanto ne sappiamo veramente. Sembra che l’ossessione per l’INCI e la superficialità nell’analizzare gli ingredienti siano all’ordine del giorno.
Almeno così la pensa la divulgatrice scientifica Beatrice Mautino che su Instagram spiega cosa contengono le tinte e come funzionano.
Nel mondo della cosmesi, tante persone sono ormai diventate esperte nell’analizzare l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), valutando attentamente gli ingredienti presenti nei prodotti per capelli. Ci preoccupiamo delle sostanze chimiche contenute, siamo ossessionati dall’ammoniaca e cerchiamo di evitare qualsiasi ingrediente che possa sembrare nocivo per i nostri capelli o per la nostra salute. Ma quanto realmente conosciamo le tinte per capelli?
Come spiega l’esperta, la realtà è che, nonostante la varietà di marche e prodotti disponibili sul mercato, la chimica alla base delle tinte rimane sostanzialmente la stessa. Le tinte permanenti, sia quelle vendute nei supermercati che quelle utilizzate nei saloni professionali, condividono una struttura chimica di base.
Visualizza questo post su Instagram
Cosa contengono e come funzionano le tinte per capelli
L’esperta ci spiega quali sono i componenti fondamentali delle tinte per capelli e a cosa servono:
- Ammoniaca: questo è uno degli ingredienti più noti (e temuti) nelle tinte. La sua funzione principale è quella di aprire le cuticole dei capelli, consentendo agli altri ingredienti di penetrare all’interno.
- Acqua ossigenata: la sua presenza è fondamentale nella decolorazione dei capelli e nel processo di sviluppo del colore. L’acqua ossigenata svolge un ruolo cruciale nel garantire che il colore si fissi correttamente.
- Balsamo acido: questo componente viene utilizzato per richiudere le cuticole dei capelli dopo il processo di tintura. Serve a preservare il colore e a mantenere i capelli morbidi.
La questione dell’ammoniaca
Spesso, ci troviamo di fronte a prodotti che dichiarano di essere “senza ammoniaca” e che al suo posto utilizzano invece l’etanolammina. Tuttavia, è importante sapere che l’etanolammina svolge la stessa funzione dell’ammoniaca, ma senza l’odore caratteristico di quest’ultima.
Secondo esperti e divulgatori scientifici, l’ammoniaca è più efficace ed è generalmente meno problematica di quanto si pensi. Non è nota per causare allergie e non rappresenta un rischio significativo per le donne in gravidanza. In pratica, l’odore sgradevole sembra essere l’unico punto debole di questo ingrediente delle tinte.
Tinte per capelli del supermercato versus tinte dei parrucchieri
Ma poi, alla fine, quali sono le differenze tra le tinte per capelli del supermercato e quelle dei parrucchieri?
Le tinte per capelli professionali utilizzate nei saloni, nonostante la chimica alla base sia la stessa, hanno una serie di vantaggi rispetto a quelle vendute nei supermercati:
- Gamma di colori più ampia: i parrucchieri hanno accesso a una vasta gamma di colori e possono mescolarli per ottenere risultati personalizzati
- Controllo sulla concentrazione di acqua ossigenata: possono regolare la quantità di acqua ossigenata utilizzata, il che consente loro di personalizzare la tintura in base alle esigenze dei clienti
In conclusione, la scelta di fare una tintura per capelli a casa o affidarsi a un parrucchiere dipende dalle preferenze personali e dalle abilità individuali. C’è da considerare che la scienza che sta dietro a questo prodotto è più complessa di quanto sembri a prima vista, e vale la pena approfondirla per evitare giudizi affrettati e compiere scelte più informate per la cura dei nostri capelli.
Fermo restando che sarebbe meglio utilizzare prodotti il più possibile naturali anche per la cura dei capelli.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Leggi anche:
- Resorcinolo nelle tinture per capelli: l’Ue potrebbe presto classificare come sostanza pericolosa questo interferente endocrino
- Tinte per capelli: anche quelle “naturali” contengono sostanze controverse. Le marche di tinture migliori e peggiori del test
- Le tinture per capelli non provocano il cancro (neanche quelle da fare in casa). Lo studio
- Le tinture per i capelli aumentano il rischio di cancro al seno?