Questa è ormai una delle “stelle” più luminose (ma non è un corpo celeste)

Cresce la presenza di "oggetti intrusi" nello spazio: così il satellite BlueWalker 3 è divenuto ormai nitidamente visibile nei nostri cieli per via della sua luminosità che ha superato quella degli astri più iconici

Ammirare il cielo, a caccia di stelle e pianeti, è un’attività affascinante come poche. Oggi, però, i punti brillanti che vediamo nella volta celeste non sono tutti dei veri e propri corpi celesti, anzi. È in aumento il numero di oggetti artificiali, fonte di inquinamento luminoso che ostacola la ricerca astronomica e gli appassionati di astrofotografia.

Adesso, infatti, a rubare la scena agli astri sono sempre più spesso i satelliti messi in orbita dall’uomo. Fra tutti ne spicca uno in particolare: BlueWalker 3, lanciato in orbita circa un anno fa e divenuto addirittura più visibile di corpi celesti noti per la loro straordinaria luminosità, fra cui le stelle Procione – la più luminosa della costellazione del Cane Minore – e Achernar, la stella Be con la luminosità apparente più elevata dell’intera volta celeste, nonché la più vicina al nostro Pianeta.

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Le caratteristiche del luminosissimo satellite BlueWalker 3

BlueWalker 3 rappresenta il più grande prototipo di satellite commerciale per le telecomunicazioni attualmente in orbita. Fa parte di un sistema di comunicazione dalla società statunitnse AST SpaceMobile ed è stato lanciato nello spazio nel settembre del 2022. Rispetto ad altri satelliti, è caratterizzato da un’antenna di dimensioni notevoli (8×8 metri).

https://www.facebook.com/ASTSpaceMobile/posts/pfbid0hqnNpwKT8gAoPCi88nrbgpYLb4FCDH6d9RYm95JBLpbNjjXbLfYmW6LVfXVE6a6El

https://www.facebook.com/ASTSpaceMobile/videos/689829249227774/

La luminosità del satellite è cresciuta da una magnitudine di 6 a una di 0,4 (la scala delle magnitudini è ‘inversa, quindi a numero minore corrisponde una maggiore luminosità), superando quella della degli astri.

“Ciò ha reso il nuovo satellite uno degli oggetti più luminosi nel cielo notturno” sottolineano gli autori di uno studio relativo al corpo artificiale spaziale pubblicato qualche giorno fa sulla rivista Nature.

BlueWalker 3 potrebbe essere soltanto uno di una lunga serie. L’AST Space Mobile prevede di lanciare decine di satelliti simili che vagheranno nei cieli formando una vera e propria costellazione artificiale.

“Stiamo costruendo la prima e unica rete cellulare a banda larga basata sullo spazio progettata per connettere perfettamente gli smartphone di tutti i giorni” ha spiegato il portavoce della società americana a Space.com.

Il nodo dell’inquinamento luminoso

Questo ambizioso progetto – ma naturalmente non è l’unico – ha sollevato le preoccupazioni degli esperti  e appassionati di astronomia, che incontrano sempre più difficoltà nell’osservazione del cielo e nello studio dei corpi celesti e delle loro dinamiche.

“Questo satellite è stato lanciato senza molta considerazione del suo impatto sull’astronomia” evidenzia Siegfried Eggl, coautore dello studio e ricercatore presso l’University of Illinois at Urbana-Champaign.

” L’International Astronomical Union’s Centre for the Protection of the Dark and Quiet Sky from Satellite Constellation Interference (IAU CPS) sta cercando di cambiare la situazione e di lavorare su soluzioni insieme all’industria spaziale .”

Ad infiammare il dibattito anche la presenza sempre più massiccia dei satelliti Starlink di SpaceX, il cui passaggio è nitidamente visibile anche dall’Italia.

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Fonti: Nature/Space.com 

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