In questo bar britannico, le tazze del caffe sono composte da cialde commestibili: un simpatico espediente per evitare la produzione di tantissimi contenitori monouso ogni giorno
Il miglior rifiuto è sicuramente quello che non si crea, ma potrebbe essere anche quello che si.. mangia! Così in questo bar è possibile prendere il caffè d’asporto in una tazza commestibile!
Uscite di fretta di casa, senza aver fatto colazione, arraffate al volo un cappuccino e una brioche da asporto che consumate mentre attendete la metro o vi avviate a passo svelto verso l’ufficio.
La consuetudine, un tempo solo americana, di consumare una bevanda in una tazza usa e getta di plastica o cartone (leggi Starbucks e simili) ormai è sempre più diffusa anche dalle nostre parti.
Ma riuscite a immaginare quanti bicchieri vengono consumati e gettati ogni giorno per le nostre bevande da asporto, quelle che la frenesia della quotidianità ci impone di preferire a un caffè fumante servito in una bella tazza di ceramica o in vetro?
Sicuramente moltissimi – troppi perché il nostro ambiente non ne patisca le conseguenze in termini di spreco di risorse e quantità di rifiuti prodotti: si stima che ogni giorno nel mondo vengano utilizzati circa 400 milioni di bicchieri di plastica e meno dell’1% di essi venga riciclato.
Leggi anche: Arriva la tassa contro i bicchieri del caffè usa e getta in UK
Per provare a risolvere questa emergenza e invertire la rotta, una caffetteria di Bristol (Regno Unito) propone ai suoi clienti delle tazze per asporto che possono essere mangiate, una volta consumato il contenuto liquido al loro interno.
Si tratta di una tazza commestibile costituita da una cialda di wafer, realizzata con grano e orzo – simile alla cialda del cono gelato ma più spessa e resistente, per accogliere un liquido caldo e resistere ad esso.
Le tazze sono pensate apposta per contenere liquido caldo, e restano robuste abbastanza a lungo (fino a 40 minuti) per consentire ai clienti di bere la bevanda al loro interno. Hanno inoltre un apporto calorico basso, in modo da non far sentire in colpa chi le mangia dopo il caffè.
L’idea delle tazze commestibili offre una soluzione alla produzione di rifiuti plastici, decisamente eccessiva nel mondo della ristorazione da asporto.
Al di là delle tazze in cialda, i gestori della caffetteria si dicono comunque disponibili a riempire le tazze che i clienti si portano da casa, come alternativa sostenibile all’utilizzo di prodotti monouso.
Ma gli avventori del locale sembrano essere molto soddisfatti di questa soluzione “edibile”, che può essere sgranocchiata per strada pur assicurando buone prestazioni come contenitore.
Se ci pensiamo, in effetti molti bicchieri di polistirolo diventano fragili e molli dopo qualche minuto a contatto con una bevanda calda.
Ci sono tuttavia delle limitazioni in questa soluzione: non c’è il coperchio, ad esempio, e le tazze stesse sono piuttosto piccole, quindi forse non sono la risposta adatta ai caffè lunghi che molta gente ama portarsi in giro per la colazione.
A dirla tutta già nel 2012 anche Lavazza aveva provato a lanciare la tazzina commestibile fatta di biscotto, ma l’iniziativa è sempre rimasta limitata ad eventi specifici e mai lanciata su larga scala nei bar.
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Fonti: Zero Green / Cupffee
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