Altro che respirare a pieni polmoni! In Italia trovare aria pulita è diventata un'impresa: oltre il 70% della popolazione vive in zone in cui le polveri sottili hanno raggiunto livelli allarmanti
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In Italia si respira aria malsana, avvelenata da smog. In totale sono 58 le città del Bel Paese in cui la concentrazione di polveri sottili è superiore ai limiti fissati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. A restituirci quest’angosciante fotografia è il monitoraggio effettuato dall’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle, in collaborazione con l’European Data Journalism Network di cui fa parte anche il quotidiano italiano Il Sole 24 Ore.
Dall’analisi, che si basa sui i dati satellitari del servizio europeo Copernicus, emerge che ben il 73% dei cittadini vive in centri urbani in cui quest’anno la concentrazione media di particolato PM 2,5 ha superato il valore di riferimento di dieci microgrammi per metro cubo. In nove di questi centri la quantità di polveri sottili presenti arriva addirittura a raddoppiare, raggiungendo i 20 microgrammi per metro cubo.
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Lo smog rappresenta un killer silenzioso, ancora sottovalutato, che in Italia miete quasi 70mila vittime l’anno. Come sottolineato nel report pubblicato da Deutsche Welle, il 98% dei cittadini del Vecchio Continente vivono in aree in cui la concentrazione di particolato fine è superiore al limite fissato dall’OMS.
Le province della Pianura Padana nella lista nera
Ancora una volta la Pianura Padana si conferma il territorio dove l’aria è più irrespirabile in assoluto. Dall’inizio dell’anno allo scorso agosto, la provincia più inquinata da smog è Cremona, seguita da:
- Monza e Brianza
- Milano
- Mantova
- Padova
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In crescita l’inquinamento da polveri sottili
Secondo quanto illustrato nel report, tra il 2018 e il 2022 si è assistito ad una crescita dei livelli di inquinamento da PM 2,5 in una 30ina di città italiane, inserite nella classifica delle più colpite da smog. Ai primi posti nella drammatica classifica troviamo:
- Biella (aumento del 17,2% di PM 2,5)
- Lecco (+14,8%)
- Vicenza (+14,3%),
- Como (+14,2%)
- Varese (+14%)
- Lucca (+12,9%)
- Pistoia (+12,7%)
Anche nelle città venete di Treviso, Verona e Padova è stato osservato un incremento della concentrazione media di particolato fine, mentre i livelli sono andati leggermente a diminuire a Milano, Brescia, Pavia, Cremona, Mantova e Lodi.
Le città del Centro-Sud con più smog
La situazione non è molto più rosea nelle città del Centro. Roma, ad sempio, si trova al 41esimo posto della classifica con un aumento del 3,3% tra 2018 e 2022.
Fra le province del Meridione dove l’allarme smog preoccupa maggiormente spiccano:
- Napoli
- Caserta
- Benevento
- Taranto
- Avellino
- Lecce
- Brindisi
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Fonte: DW
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