Incentivi per le auto elettriche: in Germania sospesi dopo appena 24 ore per le troppe richieste

Il programma prevedeva un sussidio ai proprietari di case con auto elettriche per l’installazione di un impianto fotovoltaico.

Per la serie “allora non succede solo in Italia”, la Germania si è vista costretta ad interrompere un programma di sovvenzioni a meno di 24 ore dal suo lancio a causa della forte domanda di pagamenti per l’installazione di pannelli solari sui tetti, di punti di stoccaggio e di ricarica, mettendo in luce i dubbi sull’efficacia dei sussidi una tantum nel passaggio all’energia verde.

Con un budget di 300 milioni di euro stanziato dal Ministero dei Trasporti per quest’anno, il programma offriva un sussidio fino a 10.200 euro ai proprietari di case con auto elettriche per l’installazione di un impianto fotovoltaico e di una stazione di ricarica.

Dubbi sull’efficacia di interventi una tantum

L’esaurimento così rapido dei fondi del programma ha sollevato interrogativi nel mercato dell’energia solare sull’efficacia degli interventi di mercato una tantum nel creare una domanda sostenibile e nell’incentivare il passaggio alle energie rinnovabili.

Philipp Schroeder, amministratore delegato dell’azienda solare 1Komma5, ha dichiarato:

Su una scala di 33.000 auto in un mercato in cui ci sono 3,3 milioni di nuove auto all’anno… non è molto efficace.

Il programma, lanciato il 26 settembre, mira a promuovere il passaggio alle auto elettriche e a ridurre la necessità di stazioni di ricarica pubbliche. Secondo il portavoce della banca KfW, che distribuisce i fondi, circa 33.000 domande sono state presentate entro 24 ore dal lancio, il che significa che i fondi stanziati sono stati esauriti.

Una situazione che rispecchia il boom dei sistemi fotovoltaici residenziali

Il Ministero dei Trasporti aveva annunciato il programma all’inizio del mese e aveva stanziato un totale di circa 500 milioni di euro, con 200 milioni riservati per il prossimo anno.

L’opinione di Schroeder è che ciò stia sconvolgendo un mercato già in forte espansione e creando incertezza, in quanto la maggior parte dei consumatori che stavano pensando di installare un impianto solare con una wallbox può aspettare la seconda parte del sussidio che entrerà in vigore l’anno prossimo. Per questo ha suggerito di non peggiorare la situazione e di non proporre sussidi una tantum.

La domanda iniziale richiede solo un piano di investimento, con documenti necessari entro due anni dall’approvazione della banca. Le condizioni di ammissibilità al programma non includono un reddito familiare massimo, ma richiedono la proprietà di una casa e di un veicolo elettrico. Ciò significa che la maggior parte della popolazione, ovvero chi è in affitto o è proprietario di un appartamento, è esclusa.

L’associazione tedesca per l’energia solare BSW ha sostenuto di non essere sorpresa che i fondi siano stati esauriti così rapidamente, citando il boom della domanda di sistemi fotovoltaici residenziali e di wallbox per la ricarica dei veicoli elettrici.

La domanda di impianti fotovoltaici è infatti più che raddoppiata nella prima metà del 2022, rispetto all’anno precedente, e un proprietario di casa tedesco su sei sta progettando di installare pannelli sul proprio tetto. Poiché il costo della ricarica domestica delle auto elettriche con l’energia solare prodotta in casa si riduce a meno di un terzo rispetto all’acquisto dalla rete, circa il 42% delle persone che installano pannelli sul tetto installerà una wallbox.

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Fonte: Reuters

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