Alle 20:38 di questa sera ci sarà il passaggio del “trenino” dei satelliti Starlink. Sarà visibile ad occhio nudo, seppur per un brevissimo periodo di tempo
Questa sera è di quelle in cui è d’obbligo un’occhiata verso l’alto, nella speranza che il cielo sia terso sopra alle nostre teste. Alle 20:38 sarà infatti possibile osservare il passaggio dei satelliti Starlink di SpaceX in Italia senza l’ausilio di strumenti speciali.
Questi satelliti appaiono come una fila di luci nel cielo (e per questo vengono definiti “trenino”) e non sono astronavi aliene come si potrebbe erroneamente pensare vedendole passare, ma fanno parte di un sistema di costellazione creato da SpaceX per offrire connettività Internet globale, particolarmente utile nelle aree rurali o isolate.
È possibile consultare questi siti per avere maggiori informazioni sul passaggio
Il passaggio dei satelliti Starlink sarà molto breve: inizierà ad ovest alle 20:38 e si concluderà circa 5 minuti dopo verso est. Per sapere quando e dove saranno visibili da una specifica città, è possibile consultare il sito web Heavens-Above e selezionare la propria città.
Qui si possono trovare mappe con orari e date dei passaggi dei satelliti Starlink, nonché informazioni sui passaggi della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In alternativa si può consultare la piattaforma Findstarlink.com, dove sono presenti aggiornamenti in tempo reale sulla traiettoria della costellazione satellitare.
Spettacolare, ma pur sempre una forma di inquinamento
Attenzione però. Seppur si tratti di un fenomeno spettacolare a cui assistere, ci teniamo a precisare che il fenomeno dei satelliti Starlink ha un impatto negativo sul cielo notturno essendo – a conti fatti – una forma di inquinamento.
L’alta luminosità di questi satelliti (nonostante sia stata ridotta da SpaceX), anche quando non sono visibili ad occhio nudo, può danneggiare la ricerca astronomica professionale e amatoriale, compromettendo la qualità dei dati raccolti dai telescopi.
Inoltre, il crescente numero di satelliti in orbita bassa aumenta il rischio di collisioni tra di essi, causando potenzialmente problemi catastrofici ed un effetto di reazione a catena che potrebbe rendere inutilizzabili queste orbite (fenomeno noto come sindrome di Kessler).
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